L’azione perturbata e temperata d’origine atlantica è riuscita in questa fase a penetrare verso est, contribuendo ad addolcire notevolmente il clima sulla Russia Europea, rispetto alle condizioni di grande gelo che hanno imperversato fino a Natale. Sulla regione di Mosca si è avuta in appena 48 ore una variazione molto brusca superiore ai 30 gradi: il giorno della Vigilia di Natale la colonnina di mercurio era scesa fino al valore di -32°C nei sobborghi appena ad est della Capitale, mentre a Santo Stefano il termometro è risalito fino a +0.6°C. Il trend più mite è confermato dall’andamento termico odierno: in questo 27 dicembre la temperatura sulla capitale russa ha oscillato fra 0 e +1°C, senza scendere su valori negativi, consentendo comunque la caduta di precipitazioni nevose.
L’attenuazione del grande gelo sull’Est Europa e sulla Russia è evidente osservando la cartina in basso, riferita alle temperature minime odierne: il clima resta glaciale solo verso l’Artico Russo e parte dei settori centro-settentrionali scandinavi. In questo frangente l’entrata franca del flusso atlantico ha costretto all’arretramento verso est dell’alta pressione termica, che aveva dominato in tutto l’ultimo periodo. Che evoluzione attendersi? Si avrà un nuovo raffreddamento da sabato ed entro fine anno il termometro potrebbe scendere di circa 15 gradi rispetto ad ora, nell’ambito di un trend ben meno gelido di quello appena trascorso. Poi ad inizio anno si potrebbe avere una nuova parentesi dal clima relativamente mite.