L’anticiclone, che ha offerto bel tempo su tutta Europa negli ultimi 7-10 giorni, si è rinforzato in Scandinavia, ove il tempo splendido ha permesso notevoli escursioni termiche con valori massimi che, oltre ad essere i più alti di quest’estate, in alcuni casi superano di oltre 10°C le medie del periodo.
Di lunga durata il periodo caldo sulla Norvegia Settentrionale, dove, ancor prima dell’irrobustimento dell’alta pressione, si sono avute intense correnti da Est che, di caduta dalle Alpi norvegesi, avevano già prodotto un primo deciso surriscaldamento dell’aria per attrito e compressione; abbiamo così molte località, anche prossime a Capo Nord, che non hanno avuto massime sotto i 20°C (a fronte di medie di 14-17°C) da oltre 2 settimane! Il dato è notevole considerando anche l’elevata dinamicità troposferica che, normalmente, interessa quelle aree.
Negli ultimi giorni il caldo anticiclonico si è esteso anche a Svezia e Finlandia e in quest’ultimo Stato, il 7 agosto, non si è avuta alcuna massima ufficiale inferiore ad i 20°C, Lapponia compresa.
Tra le temperature massime norvegesi segnaliamo i 29.1°C di Saltdal (6 agosto), i 27°C di Trysil e, soprattutto, i 26.5°C di Karasjok, nella parte continentale di Capo Nord e che veniva da una minima di soli 4.1°C!
In Svezia emergono i 29.4°C (7 agosto) di Malexander (Boxholm) nel Sud del Paese, mentre in Finlandia spiccano i 26.6°C (7 agosto) di Kevo, in Lapponia.
Prosegue il caldo torrido in Medio Oriente, soprattutto Penisola arabica, Golfo Persico, Iran e Pakistan; in Kuwait, Mitribah, con il suo semipermanente, forte, vento favonico da Ovest/Nord-Ovest, fa segnare il 7 agosto 50.6°C, superando così i 50.0°C del 24 luglio scorso; in Iran spicca Abadan che ha sfiorato i 48°C, mentre in Pakistan Dal Bandin si ferma a 45.5°C, comunque 4.7°C sopra le medie di riferimento, lo stesso valore si è raggiunto a Baghdad.
Proseguono i nubifragi alluvionali in estremo oriente, frutto di depressioni tropicali; una di queste, Morakot, 250km di diametro, è passata allo status di Tifone (Uragano/Ciclone di categoria 1), con venti a 145km/h e raffiche fino a 180km/h. Esso sta interessando in queste ore l’isola di Taiwan, le cui asprezze potrebbero indebolirlo; nelle successive ore raggiungerà la Cina sud-orientale, dove apporterà precipitazioni intensissime, pur scendendo al livello di tempesta tropicale.
Intanto, la Cina meridionale ed orientale ha ancora da raccogliere i cocci della tempesta tropicale Goni che ha apportato ben 500mm di pioggia a Yangjiang (Guandong) e 300mm a Haikou (Hainan Dao).
Precipitazioni estreme in Cina anche ieri (7 agosto) con 608mm a Hengchun (in 36 ore), 359mm a Dongfang e 304mm a Tainan; molto colpite, da nubifragi indotti da diverse depressioni tropicali, anche le Filippine, dove, come in Cina, si segnalano gravissimi danni a persone ed abitazioni; tra le più colpite vi è Baguio che ha accumulato 672.6mm di pioggia in 3 giorni e 780.5 da inizio agosto.
Da aggiungere per finire, che molte aree di Taiwan, dove è in corso il tifone “Morakot”, hanno già accumulato oltre 300mm da inizio mese; quindi, prima ancora dell’uragano in corso, hanno già raggiunto (o quasi) i valori di precipitazione totale media, per quelle aree, di tutto il mese di agosto normale.