Il mese di Aprile si sta dimostrando particolarmente capriccioso sotto l’aspetto meteo, con un’alternanza di temperature estive e invernali che hanno messo a dura prova la capacità di adattamento di persone e ambienti. Dopo aver goduto di temperature gradevoli e primaverili, si è assistito a un repentino ritorno dell’inverno, con un crollo termico che ha portato la colonnina di mercurio a scendere di ben 20 gradi in alcune regioni del Centro-Nord, passando dai 30 ai 10 °C in meno di due giorni.
Le sfide del raffreddamento atmosferico
Ma per quanto tempo proseguirà questo inatteso abbassamento delle temperature? È previsto che il picco del freddo si verifichi nelle prime ore di lunedì, con l’arrivo di flussi freddi di origine artica che interesseranno in modo particolare le regioni settentrionali, portando neve anche a quote insolitamente basse. Tuttavia, non si prevede un miglioramento repentino delle condizioni meteo, ma un recupero delle temperature molto lento, che si manterrà al di sotto delle medie stagionali fino al 26 Aprile.
Correnti di scirocco e possibile instabilità nel finale di mese
Solo nell’ultima settimana del mese potremo assistere a una possibile inversione di tendenza, con la riattivazione di correnti meridionali più miti. I modelli meteo indicano l’ingresso di scirocco a partire dal 28 Aprile, che potrebbe persistere per i primi giorni di Maggio. Tuttavia, queste condizioni non corrisponderebbero a un ritorno dell’alta pressione, bensì a un incremento della temperatura legato alla presenza di una vasta perturbazione che interesserà l’Europa occidentale e, in parte, anche il Nord Italia.
Il doppio scenario meteorologico per fine mese
Si prospetta, dunque, uno scenario diviso per l’Italia nei giorni finali di Aprile e nei primi di Maggio. Il Nord e il medio Alto Tirreno potrebbero subire gli effetti delle correnti atlantiche con una serie di precipitazioni, piogge e temporali accompagnati da temperature più basse. Al contrario, il Sud e una porzione del Centro Italia potrebbero beneficiare di un afflusso di correnti calde subtropicali, che comporterebbero un rialzo termico significativo con picchi oltre i 27-28 °C, offrendo la possibilità di un ritorno all’abbigliamento leggero per le ore diurne.
In sintesi, l’evolversi della situazione meteo per il proseguo del mese sarà improntato alla variabilità e alla presenza di condizioni contrastanti, in linea con la variabile natura meteorologica che caratterizza spesso la stagione primaverile, con le sue imprevedibili fluttuazioni termiche e i repentini cambiamenti atmosferici. L’auspicio è quello di una stabilizzazione progressiva verso condizioni più gradevoli, in attesa di un rinnovo meteo più costante e predittivo.