Cieli in prevalenza sereni e leggeri venti sudoccidentali hanno aiutato le temperature a salire a livelli notevoli per la stagione in Polonia nella giornata di martedì. A Varsavia la temperatura massima è stata 20,2°C, quasi 8°C al di sopra della media delle massime per il mese di aprile. Altri valori massimi notevoli: Torun 21,3°C, Wroclaw 20,9°C, Poznan 20,6°C.
Una insolita ondata di caldo primaverile ha interessato buona parte della Mongolia centrale e meridionale tra sabato e lunedì scorsi. Forti venti occidentali hanno accompagnato il riscaldamento, trasportando polvere e sabbia attraverso la regione. A Hujirt, per esempio, la temperatura lunedì ha superato i 20°C, dopo la già tiepida domenica (massima 16°C). La media delle massime di aprile è 8°C.
Una area di bassa pressione in movimento verso est attraverso la Mongolia settentrionale e la porzione di Russia meridionale al confine con la Mongolia stessa ha portato sulla regione neve abbondante e persistente. Tankhoy, in Russia, sulla riva sud del Lago Bajkal, nelle 24 ore antecedenti le 12 GMT di martedì 5 ha registrato 25 mm di neve fusa, precipitazione che da sola ha superato la media mensile, che è pari a 23 mm. Questa neve è l’altra faccia della medaglia del caldo nella Mongolia centro-meridionale.
Più caldo del normale nel nordovest dell’India e nel sud del Pakistan. Lunedì 4 aprile, per esempio, molte città nel settore indicato dell’India hanno toccato i 42°-43°C. Veravel ha superato i 43°C, quando la media delle massime di aprile è inferiore a 32°C. Surat è rimasta appena sotto ai 43°C, ma la media delle massime del periodo è di “soli” 37°C. Nel sudest del Pakistan, sfiorati i 44°C a Pad Idan, 43,5°C anche a Nawabshah, entrambe circa 6°C più calde della media climatologia. Karachi e Jacobabad hanno fatto registrare massime di 40,0° e 40,5°C, ma se la prima è stata ben 8°C oltre la norma, la seconda, al centro dell’area geografica dove tra maggio e giugno non è insolito superare i 50°C, è di stata di soli 3,5°C più calda del normale.
Rovesci di pioggia piuttosto intensi hanno colpito Manila, nelle Filippine, nelle 24 ore antecedenti le 0 GMT di martedì 5 aprile, scaricando complessivamente 47 mm. Aprile è in genere un mese piuttosto asciutto nella metropoli filippina, con una media di soli 33 mm.
Abbiamo già scritto del maltempo nella regione laurenziana, in Canada, e negli Stati Uniti nordorientali nel weekend. Vi torniamo, per accennare alle tempeste di neve che hanno interessato l’Ontario sudorientale. All’estremità orientale del Lago Ontario, per esempio, nella città di Hamilton sono caduti 33 cm di neve bagnata, per una precipitazione pari a 51 mm di equivalente in pioggia. Lunedì mattina, in città, il manto nevoso era ancora alto 20 cm. La nevosità media di aprile è di soli 9 cm.
La presenza contemporanea di cieli sereni e venti molto caldi da sudovest ha portato condizioni di caldo anomalo su gran parte del Mid West americano. Sioux City, nello Iowa, ha registrato lunedì una massima di ben 27,8°C, oltre 12°C al di sopra della media delle massime di aprile.
Un lunedì mattina insolitamente fresco quello del 4 aprile a L’Avana, capitale di Cuba. All’aeroporto internazionale Josè Marti, a sud della città, la temperatura è scesa fino a 9,5°C, mentre la media delle minime di aprile è 21°C.
Piogge tropicali molto forti hanno interessato parte del Venezuela nello scorso weekend. Uno di questi rovesci ha lasciato 51 mm in 6 ore ad Acarigua domenica mattina, ovvero più della media della media pluviometrica di aprile, che è di 85 mm.
Nella parte orientale della regione di Buenos Aires la mattina di lunedì 4 aprile ha presentato localmente caratteristiche termiche già invernali. Per esempio a Tandil la minima è stata inferiore a 1°C, rimanendo non solo oltre 8°C al di sotto della media delle minime di aprile, ma addirittura inferiore alla media delle minime di luglio (poco più di 2°C), mese centrale dell’inverno australe. Mattinata fredda anche ad Azul (minima 1,1°C) e anche sulla solitamente più mite costa atlantica, dove Mar del Plata è scesa a meno di 3°C.
Tempesta di vento tra domenica e lunedì nella base australiana di Mawson, sulla costa dell’Antartide orientale. Il vento sostenuto si è mantenuto sopra le 50 miglia orarie per 20 ore, raggiungendo le 70 miglia orarie. Il forte vento ha causato un intenso scaccianeve, ovvero il sollevamento della neve dal terreno, con forte riduzione della visibilità per il turbinare della neve stessa.