Torna improvvisamente d’attualità il fenomeno dei blocchi di ghiaccio che precipitano dal cielo. In passato il fenomeno è stato per un periodo molto ricorrente, ad inizio anni 2000, ma nella maggior parte degli episodi si trattava di burle. Non sembra invece essere questo il caso del blocco di ghiaccio che si è schiantato su un auto, nel quartiere romano di Monteverde, poco prima della mezzanotte fra il 17 ed il 18 maggio, in prossimità dell’ospedale San Camillo. Sono stati i residenti nei palazzi vicini a sentire il boato provocato dal masso gelato e a dare l’allarme. Come un proiettile, il masso di ghiaccio, pesante circa dieci chilogrammi, ha fatto saltare il vetro dell’auto, una Toyota, facendo schizzare schegge di vetro tutto intorno. Solo per fortunata coincidenza nessuno è rimasto ferito.
Secondo varie testimonianze, il blocco di ghiaccio sarebbe caduto a grandissima velocità dal cielo. In base alla violenza dello schianto, parrebbe impossibile che sia stata opera di qualche burlone. Queste enormi palle di ghiaccio vengono chiamate megacriometeore: si tratta di blocchi di ghiaccio che, malgrado le somiglianze strutturali coi chicchi di grandine, si formano solo in circostanze atmosferiche insolite. In molti di questi casi tuttavia questi blocchi di ghiaccio cadono dagli scarichi degli aerei, i cosiddetti blue ice. Considerate le dimensioni del blocco, la violenza dell’impatto, la possibile traiettoria e anche il fatto che sulla verticale della vettura non vi sono finestre o balconi, resta la possibilità che si tratti di ghiaccio staccatosi da un velivolo di linea in fase di atterraggio probabilmente a Ciampino.