Una parte delle regioni di Nord-Ovest è finita sotto il tiro dei temporali: si tratta delle prime conseguenze degli spifferi d’aria umida che precedono il graduale avvicinamento di un ammasso perturbato guidato da una bassa pressione collocata sulle Isole Britanniche. I primi cenni di parziale cedimento barico hanno dato manforte alla schiera temporalesca nella tarda notte sulle Alpi Occidentali: a seguire questa mattina i nuclei convettivi si sono trascinati verso est, mantenendosi ancora attivi e sconfinando fino alle pianure piemontesi e parte dei settori occidentali della Lombardia.
Il Piemonte è la regione più interessata da questi fenomeni temporaleschi di tipo pre-frontale: tra biellese, torinese, vercellese e novarese si sono registrate le maggiori precipitazioni, con qualche punta superiore ai 20 millimetri. La linea instabile ha lambito anche il cuneese, come possiamo apprezzare dall’istantanea radar di qualche ora fa. Acquazzoni anche in Valle D’Aosta: il regime di caldo anomalo confina le nevicate a quote ben superiori ai 3000 metri, solo sulle maggiori cime alpine.