Pioggia e vento, neve sui rilievi alpini sopra i 1500 metri, temperature in forte ribasso, temporali con qualche grandinata: questo il mix meteo con cui convivono gli Italiani da domenica. La depressione che interessa l’Italia ha fatto il suo dovere, peraltro ampiamente previsto dai principali modelli di previsione. Piogge diffuse, insistenti, ma quasi mai di forte intensità, eccetto localmente in Veneto, dove si sono registrati accumuli anche oltre i 100 mm nell’arco di 24 ore.
Tra le località monitorate dal servizio meteo dell’Aeronautica Militare quelle che hanno ricevuto i maggiori apporti pluviometrici tra il primo e il 4 ottobre sono Grazzanise (vicino Caserta) con 97 mm, Malpensa con 79, Bolzano con 73, Venezia con 72, Roma Fiumicino con 57, Udine e Firenze con 55, Napoli con 47; una dimostrazione di quanto le piogge siano state ben distribuite da nord a sud un po’ tutto il Paese e di quanto gli accumuli siano abbondanti ma non eccessivi.
Piogge benedette soprattutto in alcune zone del Nord-Ovest, dove il deficit pluviometrico è ancora abbastanza consistente. Piogge che si sono trasmormate in nevicate a quote basse per la stagione, su Alpi ed Appennino Centro-Settentrionale.
Un inizio ottobre che oltre ad averci fatto assaggiare il suo lato piovoso ma entro i limiti della norma, è stato anche piuttosto fresco, soprattuto al Centro-Nord. Diversamente da quanto accade spesso in ottobre, le piogge non sono arrivate insieme a correnti da sud, ma per l’effetto dell’entrata sul Mediterraneo di una saccatura atlantica poi isolata in “Goccia Fredda”. Le conseguenze sono state forte instabilità atmosferica e, appunto, un deciso calo termico.
Particolarmente evidente il calo termico nel Nord-Est, dove le temperature giornaliere sono mediamente tra i 4 e i 6 gradi sotto la norma stagionale. La stessa Milano, ormai “quasi perennemente” sopra le medie storiche di riferimento, nei primi quattro giorni di questo ottobre ha avuto temperature massime quasi 3 gradi sotto la norma; così Torino, Brescia, Bologna, Genova, Firenze, Pisa, Roma, tutte con temperature diurne tra i 3 e i 4 gradi sotto la norma. Meno rigido il Sud, dove le differenze negative rispetto alle medie stagionali rimangono contenute generalmente entro il grado.
Ed è solo un bilancio temporaneo. L’ampio ciclone, che nulla ha a che spartire con gli uragani americani se non il fatto di ruotare in senso anti-orario, tende a traslare verso sud-est molto lentamente e probabilmente continuerà a produrre effetti ancora per un paio di giorni, al sud forse anche più a lungo; poi, stando alle ultime elaborazioni dei modelli, torneranno alta pressione, sole e clima più mite.