L’immagine satellitare, stavolta a più ampio respiro, ci consente di apprezzare l’aspra contesa barica in atto sull’Europa. Il flusso zonale oceanico scorre sul bordo superiore della cupola anticiclonica, ma l’azione erosiva si sta dimostrando assai blanda e non risolutiva. I venti da ovest, piuttosto intensi, continuano a sferzare i crinali alpini causando una risposta favonica nelle zone sottovento.
Ben più interessante è capire dov’è ubicata la massa d’aria fredda. Per scoprirlo basta osservare quelle nubi “ciottolose”, derivanti dal transito dell’irruzione al di sopra della superficie oceanica, in graduale espansione verso sud. Le abbiamo indicate per facilitarne l’individuazione, ma affinché sia in grado di giungere nel Mediterraneo v’è la necessità che l’Anticiclone si levi dall’Italia e si spinga in direzione nord.
Attenzione, la propulsione non coinvolgerà la cupola attualmente presente sulle nostre regioni. O perlomeno, non subito. La spinta risolutiva si manifesterà più ad ovest, sull’Atlantico, laddove è presente una seconda cellula altopressoria. Sarà quest’ultima che si dirigerà verso il Regno Unito strutturando il blocco e imponendo lo stop alla circolazione atlantica. A quel punto anche il cupolone africano traslerà ad ovest e andrà a rinforzare ulteriormente il muro.
Fonte immagine EumetSat 2103, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.