Occorreranno ancora diversi giorni per un vero e proprio cambio di circolazione con l’instaurarsi condizioni più prettamente stabili e tipicamente primaverili, che avverrà faticosamente dopo il 10 aprile. Tuttavia, l’anticiclone potrebbe non avere gioco così facile nell’espandersi sul cuore del Mediterraneo e la conquista decisa dell’Italia potrebbe dover fare i conti con insidie dettate da flussi freddi ancora incombenti dalle aree settentrionali del Continente.
In particolare, come si può palesare dalle ultime emissioni del modello americano (in basso la proiezione per il 13 aprile, fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo), l’anticiclone sub-tropicale oceanico potrebbe restare relegato un po’ troppo ad ovest ed ergersi contemporaneamente a nord, disponendosi lungo i meridiani. In questo modo masse d’aria calda risalirebbero sull’Ovest Europa, mentre l’Italia potrebbe di riflesso subire infiltrazioni più fredde ed instabili da nord.