Si sta facendo sempre più critica la situazione del maltempo in Emilia: frane e smottamenti in Appennino, campi allagati nella Bassa. In meno di 24 ore sono caduti in media circa 60 mm nella zona pedo-collinare di Reggio Emilia, la più colpita dalle piogge in atto. Più intensi i fenomeni in montagna e questo costituisce un severo rischio per la piena dei corsi d’acqua (ad esempio il Sillaro è tracimato vicino alle case a Sasso Morelli nel bolognese), anche se la quota neve relativamente bassa dovrebbe parzialmente limitare gli ulteriori apporti d’acqua a valle.
Come abbiamo più volte detto, l’Emilia vive un periodo eccezionale di piogge, tanto che queste ulteriori precipitazioni hanno portato la Protezione Civile regionale ad attivare la fase di attenzione, da oggi e fino addirittura al 22 aprile, nelle seguenti aree: Alto del Lamone-Savio; pianura di Forlì-Ravenna; Reno; bacini di Secchia e Panaro; Trebbia e Taro e nella pianura di Parma-Piacenza. L’allerta è legata non solo al maltempo attuale, ma alle “piogge cumulate nei mesi invernali e, in particolare a marzo, al contestuale scioglimento del manto nevoso ed al grado di saturazione dei terreni.”