Prospettive meteo poco incoraggianti per gli amanti del mare e della tintarella, in quanto non è certo alle porte una decisa ripresa del meteo dai tipici connotati estivi. Anzi, il guasto perturbato che si preannuncia nel corso del week-end sarà accompagnato da una drastica flessione delle temperature. Ormai mancava solo una rinfrescata così intensa fuori periodo, dopo le piogge ed i temporali che hanno cancellato di colpo l’estate in alcune zone dell’Italia.
Ma vediamo nel dettaglio da cosa scaturirà il peggioramento, con l’ausilio delle carte tracciate dai modelli matematici: come possiamo notare, l’anticiclone delle Azzorre, il vero assente di tutto questo periodo, resterà ancora isolato in Atlantico ma ergendosi follemente verso alte latitudini, in una tipica configurazione barica dai tratti vagamente invernali. Questa forte risalita dell’anticiclone andrebbe ad incentivare la discesa di una saccatura, la quale andrebbe ad agganciare la lacuna depressionaria che era rimasta isolata nei pressi dell’Arco Alpino.
Sulla parte centro-settentrionale dell’Europa le isoterme all’altezza di 850 hPa (circa 1500 metri) dovrebbero subire un tracollo di portata davvero notevole per il periodo: si noti nella mappa in basso (riferita alle prime ore di domenica 20 giugno) la termica di 0°C spingersi sul Mare del Nord e sulle nazioni ad esso affacciate, come il Belgio, i Paesi Bassi, ma anche la Francia nord-orientale e parte delle Isole Britanniche. Tutta la fascia centrale europea fino all’Arco Alpino sarebbe toccata, sempre domenica, dalla +4°C ad 850 hPa, mentre solo il Mediterraneo Orientale, la Turchia ed il Mar Nero avrebbero condizioni più consone all’estate, con risalita di masse d’aria calda, peraltro senza eccessi che compenserebbero il freddo in discesa sui meridiani centrali europei.
L’intenso addossamento dell’aria fredda verso l’Arco Alpino andrebbe ad incentivare una ciclogenesi sui mari italiani, ove si concretizzerebbe così un generale peggioramento successivamente seguito da masse d’aria molto fresche per il periodo. In basso possiamo notare lo sfondamento freddo diretto sul Mediterraneo, con la traccia di GFS che pone all’attenzione l’incursione di isoterme di +4/+5°C su una parte delle regioni italiane, valori che sarebbero dai 10 ai 15 gradi inferiori rispetto a quelli attuali che rientrano nella norma del periodo.