L’anticiclone inizia a perdere colpi sul suo bordo occidentale ed ecco che finalmente gli impulsi di matrice oceanica sono riusciti a portarsi sull’Ovest Europa. Un cavo d’onda depressionario tenderà quindi a costruirsi tra la Francia e la Spagna, nella sua lenta avanzata verso est farà giungere il proprio alito instabile, fin da domani, sul Nord Italia. La struttura di alta pressione, colpita al centro, tenderà pertanto gradualmente a scindersi in due strutture distinte, la prima sulla Penisola Scandinava e la seconda tra il Mediterraneo ed il Nord Africa.
Il cavo ciclonico sull’Europa Occidentale provocherà un modesto richiamo caldo dal Nord Africa verso le regioni tirreniche centro-meridionali e le Isole Maggiori, ove le isoterme domani saranno prossime ai +20°C (si veda la prima immagine che segue in basso). Molto più importanti gli effetti dell’instabilità sul Nord-Ovest, ove si potrebbero avere precipitazioni di un certo rilievo, come possiamo vedere dalla seconda mappa WRF riferita al mattino di domani.
Questi spifferi d’aria instabile al Nord potrebbero in parte propagarsi al Centro-Sud, sfruttando il parziale decadimento del cuneo anticiclonico subtropicale. In merito all’evoluzione dell’inizio della prossima settimana, sussistono tuttavia non poche incertezze con le varie emissioni modellistiche che presentano stravolgimenti piuttosto netti.
Nel raffronto tra l’ultimo run delle GFS e quello delle ECMWF possiamo chiaramente notare uno scenario radicalmente diverso: entrambe le mappe si riferiscono all’evoluzione per la notte fra lunedì e martedì. Il modello americano vede l’isolamento di una goccia fredda sulla Penisola Iberica con l’avanzata netta dell’alta pressione delle Azzorre sulle restanti aree dell’Europa Occidentale fino a coinvolgere parzialmente l’Italia. Molto diversa la traccia previsionale del modello di Reading, che evidenzia il transito deciso dell’onda ciclonica sul Nord Italia.