Il rapporto sulle condizioni climatiche di marzo 2018 ci dice che a livello planetario è stato il quinto più caldo dal 1880. Viene così mantenuta la striscia di mesi durante i quali la temperatura globale del pianeta non è risultata la più alta della serie storica.
Va detto però che i dati planetari confermano la tendenza al riscaldamento perché è stato il 42° marzo consecutivo nel quale la temperatura globale ha superato la media del 20° secolo, mentre il mese che ha registrato un’anomalia negativa si allontana sempre più: dicembre del 1984. Significa che siamo arrivati a 399 di fila con una temperatura media globale al di sopra della media del 20° secolo.
Secondo il NOAA, come si evince dall’ultimo rapporto climatico, la temperatura globale combinata (della superficie terrestre e dei mari) è stata di 0,83°C sopra la media del 20° secolo (12,7°C). Con questi valori si conferma che gli ultimi tre mesi di marzo sono stati i più caldi dal 1880.
A livello di singole regioni spiccano le forti anomalie termiche positive in Alaska, nel nord e nell’est del Canada, in Sud America, in Africa, in Australia e in gran parte dell’Asia. Caldo record è stato registrato sull’Africa orientale, Medio Oriente e Asia meridionale, con picchi di oltre 3,0°C.
Al contrario, consistenti anomalie negative sono state registrate in gran parte degli Stati Uniti, nel sud-ovest del Canada, in Europa e nella Russia occidentale e settentrionale.