Situazione Il promontorio anticiclonico, la cui spinta meridiana ha determinato nei giorni scorsi una consistente discesa fredda sull’Europa dell’est, sta comprimendosi a latitudini più basse, estendendo nel contempo una maggiore influenza ai settori centro-orientali del nostro continente.
Come conseguenza, il polo gelido, che ancora interessa i meridiani orientali europei, sta lentamente regredendo verso nord; perde così efficacia l’ultima azione invernale di una certa consistenza, a favore di un flusso decisamente più mite. Flusso che da svariati giorni insiste già sui paesi dell’ovest europeo e che, in forma più attenuata investe anche il Mediterraneo centro-occidentale e l’Italia.
La circolazione generale atmosferica ha ormai cambiato registro: la figura dominante per il tempo del nostro continente è ora rappresentata da una vasta circolazione depressionaria con triplice minimo fra sud Groenlandia, Atlantico ed Irlanda (970-985 hPa, 516 gpdam); questa, con le sue correnti umide e temperate, tende ad erodere progressivamente il campo anticiclonico sull’Europa occidentale e ad inviare i suoi contributi nuvolosi anche in direzione del Mediterraneo.
Evoluzione a 72 ore Sul Mediterraneo centro-orientale sarà la presenza di una cellula di alta pressione a debole gradiente a determinare le caratteristiche meteo delle prossime 72 ore; il debole richiamo caldo, innescato dalla nuova circolazione, farà salire lievemente le temperature in quota, ma sarà responsabile anche di un graduale aumento della nuvolosità ad iniziare dai versanti occidentali italiani.
Dopo le prime deboli piogge che oggi potrebbero interessare il settore alpino e le regioni di NO, domani un’area nuvolosa abborderà la Sardegna e le regioni tirreniche.
Saranno questi i primi “assaggi” di un peggioramento più sostanzioso, che si concretizzerà a partire da giovedì 24. La barriera di alta infatti, andrà progressivamente cedendo sotto l’azione, lenta ma costante, delle avanguardie umide legate alla circolazione depressionaria atlantica.
Una perturbazione si insinuerà nel Golfo del Leone, attraverso una “falla” del geopotenziale, e genererà un piccolo vortice sul Mediterraneo occidentale.
Tendenza a 72-168 ore Nella notte fra giovedì 24 e venerdì 25 si assisterà così ad un rapido peggioramento delle condizioni del tempo, con le piogge che, nel corso di venerdì, conquisteranno tutto il territorio nazionale, ad esclusione forse dell’estremo sud.
Stando alle attuali analisi, Il guasto dovrebbe presentare un decorso abbastanza rapido, anche se lascerà strascichi di instabilità per i giorni successivi; è questo ciò che danno a intendere le carte per la prima parte del weekend pasquale: una struttura barica non ben definita sul Mediterraneo, ma improntata a caratteristiche instabili, a causa della presenza di una saccatura sull’Europa occidentale e sull’Atlantico, con geopotenziale in costante calo sul Mediterraneo centrale.
Il quadro si comprometterà ulteriormente domenica 27, allorché un cintura anticiclonica si svilupperà tra la Groenlandia e la Scandinavia. Tale struttura intrappolerà a latitudini più basse una depressione estesa dal vicino Atlantico ai Balcani. Correnti umide da OSO raggiungeranno così l’Italia, rendendo alquanto instabile la giornata di Pasqua.
Da lunedì 28 l’area depressionaria risulterà in attenuazione, ma la situazione sul Mediterraneo resterà piuttosto incerta: una circolazione ciclonica su penisola iberica minerà infatti alla base ogni tentativo di espansione sull’Italia da parte del promontorio africano.
L’area di maggior stabilità si troverà ancora una volta confinata a latitudini settentrionali, tra la Groenlandia, dove ancora molto forte sarà l’alta termica, e la Scandinavia. Da rilevare, più ad est, la persistenza di un massiccio polo freddo (-15/-20 °C) sulla Russia.
Riflessioni di lungo termine e conclusioni Dopo la fase gelida di inizio mese e la rabbiosa rimonta africana della scorsa settimana, giungiamo dunque ad una terza via: la primavera ora si accinge a mostrarci una nuova caratteristica, forse quella che meglio contraddistingue l’inizio della stagione: l’incertezza.
La stabilità anticiclonica cede il passo ad un tempo mutevole, a tratti grigio, mite nella fase in cui prevarranno i venti meridionali, ma tendente al fresco, nel momento in cui si attiveranno deboli richiami settentrionali.
E il tempo potrebbe mantenere un’impostazione orientata all’instabilità sino a fine mese. Successivamente si evidenzia la possibilità di un aumento generalizzato del geopotenziale sul bacino centro-orientale del Mediterraneo e sulla Russia ed il conseguente allontanamento dei flussi perturbati dall’Italia. Potrebbe essere l’inizio di una nuova fase calda, ma è prudente non sbilanciarsi troppo su queste ultime tendenze.