Il modello matematico di Reading del run 12z di ieri, indicava un cut off per venerdì al Sud Italia, lo stesso modello inizializzato alle ore 00z di stanotte, smentisce tale tendenza.
Siamo in balia davvero di gocce fredde in quota? Direi di si. Ma molti si domanderanno che cosa vuol dire “goccia d’aria fredda in quota”, ebbene, già termine che descrive questa bolla d’aria è esaustivo:
la goccia di aria fredda in quota deriva da una circolazione di masse d’aria attiva nelle latitudini superiori, che si sgancia e va alla deriva su una zona generalmente di pressioni livellate con tempo più stabile. All’origine abbiamo una saccatura che si strappa e prosegue il suo viaggio verso sud, isolandosi dal getto d’aria principale.
Questo nucleo d’aria è più freddo di quella circostante, la sua origine ciclonica e la presenza di aria più calda attorno, genera un movimento della massa d’aria secondo le lancette dell’orologio: nasce il Vortice Freddo in Quota.
La massa di aria fredda in quota, nel suo viaggio, attiva condizioni di instabilità atmosferica, in quanto rilascia aria fredda verso il suolo e quindi attiva i moti convettivi a catena.
Ma la dinamica della formazione e vita di una goccia d’aria fredda, sono ben più complessi di quanto esposto, e così anche l’evoluzione.
In queste ore il flusso di correnti atlantiche alla quota di 500 hPa scorre da ovest verso est nel Nord Europa, e secondo le proiezioni ECMWF dovrebbe scendere di qualche grado di latitudine, verso l’Europa dell’Est.
Il run ECMWF 12z dell’8 novembre dava per giovedì 10 alle 12 UTC una lievissima saccatura sulle Alpi centro orientali che nelle successive 24 ore andava in cut off, generando un vortice freddo in rotta dall’Adriatico verso il Sud Italia.
Il successivo run, quello delle 00z del 9 novembre, non vede tale evoluzione in quanto un modesto cuneo anticiclonico in quota dalla Sardegna verso il Mar Ligure, devierebbe verso i Balcani orientali il getto di masse d’aria fredda in quota.
Tale cuneo, però, allo stesso tempo, darebbe venti più vistosi al Vortice in quota in formazione tra Iberia e Nord Africa.
Ma la novità ulteriore del nuovo run, è la genesi di una lieve saccatura per sabato sulla Sardegna, che andrà un cut off domenica sulla Sicilia.
In conclusione, l’evoluzione per i prossimi tre giorni è incerta per il Sud e le Isole Maggiori, questo alla luce delle difficili proiezioni dei modelli matematici che indicano gocce fredde in quota a ripetizione.