Nell’immaginario collettivo il giorno di Ferragosto rappresenta il clou dell’estate, la presenza dei 30 gradi e del Solleone non si “devono” mettere in discussione. Tuttavia il giorno di Ferragosto è sì il clou dell’estate dei vacanzieri, ma non sempre rappresenta anche il clou dell’estate dal punto di vista meteorologico, specie al Nord Italia, quando, proprio attorno alla metà del mese, la stabilità estiva dovrebbe cominciare a vacillare e i temporali farsi più frequenti.
Le estati degli ultimi 10/15 anni ci avevano però spesso proposto un Ferragosto climaticamente sopra le righe e il ritorno quest’anno a condizioni di instabilità diffuse su circa metà Penisola mi ha offerto lo spunto per realizzare una piccola ricerca climatica, che analizza temperature e precipitazioni del quindicesimo giorno di agosto a partire dal 1994. Il 1994 come anno d’inizio del confronto non è stato scelto a caso: l’estate di quell’anno fu infatti il prototipo di quanto successivamente ci sarebbe toccato spesso vivere durante il trimestre estivo.
Sgombriamo il campo dagli equivoci: l’analisi di un solo giorno dell’estate non può fornire indicazioni statistiche rilevanti, rimane un “semplice esercizio di stile”. E pur tuttavia, un po’ a sorpresa, l’analisi dei dati suggerisce che il giorno di Ferragosto, termicamente, spesso ricalca con straordinaria somiglianza l’andamento medio dell’intero mese. A questa “legge” non si allinea il solo anno 1999.
Passiamo ora ad analizzare il Ferragosto del corrente anno che con una media di +21.75°C, calcolata su 93 stazioni di rilevamento, risulta il giorno di Ferragosto più freddo a partire dal 1994 registrando anche le due temperature più basse, rispettivamente +3.6°C alla Paganella e +3.8°C al Passo Rolle. Su 93 stazioni analizzate ben 26 hanno fatto registrare il loro valore minimo quest’anno, tra le quali Milano e Torino, ed addirittura 34 la massima giornaliera più bassa, la maggior parte delle quali poste tra Triveneto, Emilia-Romagna e Marche.
Ma anche laddove non si è registrato alcun record poco più che decennale, la giornata è risultata più fredda della media del periodo 1994/2005 mediamente di 2.35°C, con punte al Nord Est superiori ai 6°C. Spicca tra tutte Ronchi dei Legionari, con un massima di 19.9°C, ben 9.8°C inferiore ai +29.7°C di media, ma non sono tanto da meno Aviano (-8.1°C), Udine (-7.7°C), Trieste (-7.2°C) e, in Centro Italia, Perugia (-8.1°C). Minime notturne particolarmente basse invece a Cameri (Novara) e all’aeroporto di Malpensa: i circa +11°C registrati in entrambe località sono ben 6°C sotto la media del periodo analizzato.
Al secondo posto tra i giorni di Ferragosto più freddi degli ultimi 12 anni si piazza il 2002 (+22.25°C), seguito dal 1999 (+22.55°C). All’opposto tra i Ferragosto di fuoco troviamo l’ovvio 2003 (+27.0°C) e a pari merito il 1994 e il 1998 (+26.25°C – caldi anche complessivamente i due mesi). Rispetto ad una media sui 12 anni di +24.1°C, relativamente freschi risultano anche il 1995 e il 1996 (rispettivamente +23.35°C e +23.2°C – parimenti fresco l’andamento mensile) e relativamente caldo il 2000 (+25.1°C). 1997, 2001 e 2004 hanno avuto invece oscillazioni dalla media di pochi decimi di grado.
Il contraltare di questo Ferragosto è stato indubbiamente quello dell’anno 2003, quando ben 26 stazioni, ben distribuite sul territorio nazionale, hanno fatto segnare la massima più alta della serie. Tra i dati più eclatanti citiamo i +39.6°C di Ferrara, i +40.6°C di Olbia e i +41.2°C di Cagliari. La temperatura massima assoluta è invece appannaggio di Catania grazie ai +43.4°C registrati nel 1994.
Sul fronte precipitazioni il Ferragosto 2005 risulta invece ben distante da quello 1996, quando a Villafranca (Verona) caddero oltre 40 mm di pioggia, 28 caddero a Perugia, 25 a Ghedi (Brescia), 23 a Vicenza e 22 a Bolzano. Quest’anno solo Vicenza e Treviso hanno di poco superato i 20 mm.
Notiamo inoltre come non di rado la giornata di Ferragosto sia asciutta su tutta Italia: ciò è accaduto nel 1994, nel 1997, nel 2001 e, in controtendenza rispetto all’andamento dell’intero mese, nel 2002.
Ferragosto dunque caldo e asciutto, ideale per trascorre i giorni di vacanza al mare, su tutta Italia: almeno negli ultimi 12 anni questo è l’andamento medio, il futuro ci dirà se l’anomalia rappresentata dal 2005 sarà solo una casualità o un piccolo sintomo di un ritorno ad estati meno bollenti.