L’Alta Pressione nord-africana non appare in grado di proteggere l’intera nostra Penisola, con il Settentrione soggetto al disturbo sempre più incisivo di un flusso d’aria umida ed instabile, convogliato da una vivace area di Bassa Pressione centrata sulle Isole Britanniche.
Le correnti atlantiche invadono con irridente facilità buona parte dei settori centro-occidentali del Continente, giungendo a lambire con la parte periferica anche buona parte delle regioni settentrionali, ove l’estate mostra segni di sofferenza, ma la stabilità da questa parti non è mai stata di casa in maniera duratura, nemmeno durante il mese di Luglio.
L’immagine del Satellite mostra un poderoso passaggio frontale freddo sul cuore dell’Europa, in movimento da ovest verso est, che non riesce a sfondare in direzione del bacino del Mediterraneo, grazie alla buona guardia del regime anticiclonico afro-mediterraneo.
Le correnti sud-occidentali, annesse al richiamo pre-frontale, portano una densa nuvolosità fin dalle prime ore del mattino a ridosso di buona parte della cerchia alpina, ma la giornata si mostra decisamente uggiosa anche su alcune zone della fascia pedemontana di pianura, in particolare lungo le regioni di Nord-Ovest.
Non si registrano temporali, ma vi sono nuclei in sviluppo in prossimità dei confini alpini occidentali di Piemonte e Valle d’Aosta. Nelle prossime ore è attesa infatti una recrudescenza della fenomenologia sull’Alto Piemonte.
Nubi sparse medio-basse interessano anche parte della Liguria e dell’Alta Toscana, mentre qualche stratificazione di tipo alto ha raggiunto la Sardegna e le coste laziali, senza tuttavia riuscire ad inibire il soleggiamento.
In virtù di questa situazione, si possono osservare temperature relativamente basse, al di sotto dei 30 gradi, non solo sull’Arco Alpino su buona parte della Val Padana centro-occidentale. Fa eccezione l’Emilia Romagna, ove le temperature sono risalite abbondantemente sfiorando localmente i 35-36 gradi, a causa di ventilazione meridionale in discesa dalla dorsale appenninica.
Il caldo torna ad intensificarsi anche sulle regioni centro-meridionali, ove si inizia a percepire il richiamo d’aria calda annesso alla risalita dei geopotenziali di stampo nord-africano, innescata dalla vasta circolazione depressionaria atlantica, in parziale affondamento verso la Penisola Iberica.
L’attività depressionaria britannica seguiterà a pilotare numerosi fronti perturbati, i quali continueranno a sfiorare il Nord Italia, che si troverà nel bel mezzo della fascia di confluenza fra le correnti nord-africane, in seno alla dorsale anticiclonica d’estrazione sahariana, e quelle più temperate ed umide di provenienza atlantica.
In prossimità del Ferragosto la demarcazione dello Stivale in due tronconi tenderà ad intensificarsi, poiché si osserverà acuirsi la contrapposizione fra l’affondo depressionario nord-atlantico e la campana anticiclonica afro-mediterranea, che non riuscirà più a frenare l’avanzata verso est della saccatura, in parziale penetrazione alle nostre latitudini.
Nella giornata di venerdì si avrà l’ingresso di un imponente nucleo d’aria fredda ed instabile sul Nord Italia, generando una differenza termica abissale (addirittura quasi 20 gradi ad altezze prossime ai 1500 metri) rispetto alle estreme regioni meridionali, che risentiranno dell’apice del soffio bollente nord-africano pre-frontale, prima che l’aria più fresca irrompa ovunque nel corso del week-end.