Il fronte perturbato, dall’aspetto particolarmente vivido e minaccioso, ingloba tutta l’Europa Occidentale e si è già spinto con le propaggini avanzate verso parte dell’Italia, sospinto nell’ambito di un’ampia saccatura con profondo perno ad ovest delle Isole Britanniche. Il ramo più attivo del sistema frontale si trova al momento confinato tra le Baleari e la Francia: un consistente ammasso temporalesco sta colpendo nelle ultime ore le coste mediterranee comprese fra il nord della Spagna ed il Golfo del Leone ed in genere saranno proprio le coste francesi a subire il forte maltempo. Si sono avuti fenomeni anche intensi, con punte di pioggia prossime ai 100 millimetri a nord di Barcellona.
Le nazioni centro-orientali del continente sono alle prese con condizioni meteo agli antipodi, ancora sotto il dominio di una tenace area di alta pressione, con massimi barici sull’Ucraina. Ormai da giorni insiste questo predominio anticiclonico che apporta stabilità e fa ristagnare l’aria nei bassi strati, con forti inversioni termiche favorevoli alla comparsa di foschie, nebbie e nubi basse. Si tratta comunque di un’azione anticiclonica relativamente mite, al momento non v’è traccia sul Continente Europeo di sortite d’aria artica, nemmeno alle alte latitudini.
Tornando a concentrare l’attenzione sul peggioramento in Italia, come nelle attese la pioggia è già iniziata a cadere in Piemonte e Liguria, ma si è trattato di fenomeni per il momento piuttosto debole, nulla a che vedere con quel che accadrà già nelle prossime ore. Fra le altre situazioni da segnalare vi è anche la Sicilia sud/orientale, dove la residua influenza di un vortice africano ha portato ancora residue piogge: in pochi giorni, sulla zona dei Monti Iblei sono caduti la bellezza di circa 270 millimetri di pioggia.