Come nelle attese, un importante guasto temporalesco ha preso vita, fin dalle ore mattutine, sul Nord Italia: la causa di questo vigoroso peggioramento è da attribuire all’affondo di una saccatura fredda in quota, che va a scontrarsi con un richiamo d’aria piuttosto umida nei bassi strati, presupposto ideale per dar forza ai moti ascensionali. Il nucleo temporalesco confezionato sul Nord Italia è guidato da un ulteriore e profondo perno ciclonico sulla Penisola Scandinava, da dove giungono gli impulsi d’aria piuttosto fredda in quota.
L’Europa Occidentale si trova ai margini della discesa fredda ed instabile, per merito della parziale protezione apportata dalle propaggini orientali dell’anticiclone delle Azzorre, finora troppo relegato in Aperto Atlantico. L’altra dura opposizione anticiclonica, dal Mar Nero alla Russia, si regge sull’intensissimo richiamo caldo che continua a portare temperature record.
L’eccezionale ondata di caldo in Russia sta entrando probabilmente nel suo picco più deciso, anche se ancora per diversi giorni sembra proprio che la canicola resterà opprimente. Il cuore depressionario sul Centro-Nord Europa è all’origine di una configurazione barica davvero rara, che vede l’aria bollente risalire sulla Russia e fino addirittura al cuore della Siberia. Non abbiamo ancora le rilevazioni definitive di oggi, giovedì 29 luglio, in Russia ma sono probabili altre cadute dei record, ad iniziare proprio dall’Osservatorio di Mosca ove sono giunte segnalazioni termiche sui 38 gradi.
Italia letteralmente divisa, con il peggioramento che sta interessando le regioni settentrionali: in mattinata un po’ tutto il Nord è stato interessato da frequenti fenomeni temporaleschi, con accumuli localmente molto significativi sulle aree nord-occidentali della Lombardia. Ora il grosso dei temporali si è andato a concentrare sul Triveneto (violenti fenomeni attesi nelle prossime ore) e si estende fino alle zone settentrionali marchigiane e all’Alta Toscana ed al Levante Ligure.
La Toscana Settentrionale è sta fra le zone più colpite da autentiche bombe d’acqua fin da metà mattina: nubifragi più intensi si sono abbattuti in Versilia con misurazioni pluviometriche di 93,6 mm a Cerreta San Nicola, 92,8 mm a Cerreto e 91,8 mm a Cardoso. Sempre sulla base dei rilevamenti dell’Autorità di Bacino del Fiume Serchio, la località più piovosa è risultata Palagnana (frazione del comune di Stazzema) con ben 109,2 mm. Non sono mancati disagi e situazioni critiche, anche perché la gran parte di questi quantitativi pluviometrici sono caduti in lassi di tempo molto ristretti.