Terminata la tregua, che ha consentito la classica gita fuori porta di Pasquetta in molte regioni, si va parando all’orizzonte un periodo piuttosto perturbato. La riapertura della porta Atlantica, da tempo auspicata, riporterà le grandi piogge un po’ ovunque. Non sappiamo, al momento, se sarà sufficiente a sanare il pesante deficit idrico che attanaglia svariate zone, certo è che per un bel po’ di giorni avremo cieli carichi di pioggia.
Il tutto inizierà oggi. Osservate l’immagine satellitare, verso la Spagna. La nuova perturbazione giunge da là, da ovest. Dopotutto è da giorni che arrivano da quella parte d’Europa. Sembra quasi che la natura, rispettando quella legge della compensazione non scritta ma detta, voglia ripristinare in breve tempo – magari prima che venga la bella stagione – la carenza di piogge che ha afflitto l’Europa occidentale.
Il sistema nuvoloso che si nota è figlio di un’altra irruzione d’aria fredda. Aria fredda riconoscibile a ridosso del Regno Unito, grazie a quelle che in gergo definiamo “nubi a ciottoli”. Gettandosi prima in Francia e poi in Spagna, sta approfittando della lacuna barica preesistente e presto si formerà un’area di Bassa Pressione. Nei prossimi giorni riceverà ulteriori apporti e il coinvolgimento dell’Italia sarà diretto.
Per ora limitiamoci ad osservare quel corpo nuvoloso perché si sta muovendo verso est. La nuvolosità si sta accrescendo nelle regioni di Nordovest e presto arriveranno le prime piogge. Interesseranno Liguria e Piemonte, acuendosi nel pomeriggio e propagandosi verso la Lombardia e la Valle d’Aosta. Entro sera dovrebbe concretizzarsi un vigoroso peggioramento, che si protrarrà in nottata e nel corso della giornata di domani.
Le piogge, gradualmente, dovrebbero riuscire ad espandersi verso la parte alta della Toscana, quella occidentale dell’Emilia e del Trentino Alto Adige e nel nord della Sardegna. Nelle altre regioni si avrà un aumento della nuvolosità, medio alta al Sud con la sola esclusione delle zone più meridionali – Salento, Calabria e Sicilia – ove invece permarrà il sole. Diamo cenno alle nevicate che interesseranno le Alpi, perché risulteranno abbondanti oltre i 1500/1600 metri di altitudine.
Infine i venti e le temperature. Iniziamo da queste ultime, che aumenteranno significativamente specie laddove il sole riuscirà a splendere tutto il giorno. Anche perché i venti si orienteranno dai quadranti meridionali e la circolazione d’aria fredda che ci ha accompagnato nel Ponte di Pasqua diverrà presto un ricordo. Al suo posto, quindi, affluirà aria ben più umida e mite.