Per alcune regioni sarà una Vigilia Natalizia grigia, umida e un po’ fredda. Per altre sarà assolata, mite o addirittura un po’ calda. Sull’Italia sta affluendo l’aria calda africana, contenuta all’interno di quel promontorio anticiclonico che sta traslando verso est. Domenica abbiamo avuto la riprova dell’estrema mitezza del clima, basti pensare che in alcune città sono stati superati facilmente i 15°C ma i picchi più alti hanno raggiunto i 20°C.
L’aumento si sta ripercuotendo soprattutto in quota, quindi su rilievi e alture. Lo zero termico, a fronte di una temperatura di oltre 10°C ai 1500 metri, è schizzato alle stelle: più su dei 3000 metri. Vuol dire che fa più freddo in Val Padana che sulle Alpi, vuol dire che la grande quantità di neve caduta alle quote medio-basse rischia di scomparire in un batter d’occhio. Vuol dire che il rischio valanghe sarà altissimo.
Nel corso della giornata affluiranno delle velature da ovest, il ché potrebbe limare qualche grado alle temperature massime. In Val Padana stazioneranno le nebbie e le nubi basse, conseguentemente ci aspettiamo valori termici prossimi allo zero o comunque non superiori ai 5°C. Un freddo umido, che bene non fa, in un quadro di grigiore persistente. Peraltro ci aspettiamo un aumento della nuvolosità nella seconda metà della giornata, quando assisteremo a piovaschi diffusi in Liguria, sull’alta Toscana e in successiva propagazione alle pianure lombarde e sul basso Piemonte.
Nelle altre regioni continuerà a splendere il sole e farà addirittura caldo. I termometri potrebbero superare i 20°C in alcune città insulari e del sud, soprattutto lungo il versante ionico e sull’Adriatico. In conclusione segnaliamo un graduale rinforzo dello Scirocco attorno alla Sardegna, sul medio-alto Tirreno sino al Mar Ligure e lungo l’Adriatico.