In Europa le condizioni meteo degli ultimi giorni hanno riportato temperature estremamente rigide, che hanno però fortunatamente risparmiato l’Italia, dove semmai è la grandine la maggiore insidia. Il gelo tardivo nel cuore della primavera rischia di produrre un vero disastro per l’agricoltura.
In Francia gli agricoltori sono ricorsi ad ogni stratagemma nel tentativo di evitare danni alle proprie vigne, specie in Borgogna. Aprile è un mese particolarmente delicato per la vegetazione e soprattutto per i vigneti, che possono subire danni gravissimi per le gelate tardive, così da compromettere irrimediabilmente il raccolto.
Come accaduto già gli scorsi anni in occasione di simili eventi, uno dei mezzi adottati dagli agricoltori è stata l’accensione di migliaia di fiaccole, in pratica fuocherelli distribuiti lungo i filari della vigna dove si brucia paglia, o semplicemente fiammelle innescate da particolari candele.
Il calore sprigionato serve ad evitare le conseguenze dannose del gelo. Le foto e i video mostrano uno spettacolo suggestivo, ma c’è chi grida allo scandalo. Il salvataggio dei vigneti, per vari gruppi di ecologisti in Francia, lo si pagherebbe con l’inquinamento dovuto alla combustione.
Di certo, le ragioni degli agricoltori appaiono comprensibili e non esistono molti altri modi per proteggere i vigneti da un gelo che avrebbe provocato un danno gravissimo laddove si fossero bruciati i germogli, visto che sarebbe stata rovinata l’intera stagione della vendemmia.