L’Italia è interessata da una circolazione ciclonica al suolo generata dall’approssimarsi dell’aria artica, in gran parte già addossata all’arco Alpino che funge da vera e propria diga. Il minimo barico di circa 1005 hPa è al momento posizionato sul mar Ligure, e genera dovunque correnti occidentali.
Sulla Sardegna giunge già con forza il maestrale dalla Valle del Rodano, ma si tratta di masse d’aria ancora facenti parte del flusso più mite e umido di natura oceanica, che precede il fronte d’irruzione artica posizionato sulla barriera Alpina.
Dall’analisi in quota ben si evince il nucleo freddo, collegato al ramo discendente del Vortice Polare, puntare dritto dalla Penisola Scandinava in direzione delle Alpi orientali.
Le temperature sono calate enormemente sul nord Europa, e in particolare sui settori più settentrionali della Norvegia, la Finlandia e la Svezia le temperature nella scorsa notte sono addirittura precipitate fino a picchi di 30 gradi sottozero!
Il respiro occidentale di carattere pre-frontale in atto invece su gran parte delle nostre regioni sta apportando nuvolosità diffusa, più intensa sul versante Tirrenico.
Le precipitazioni maggiori, ben oltre quelle che erano le indicazioni modellistiche, hanno colpito Lazio e Campania. Persino forti temporali sul Napoletano e Casertano, con accumuli di pioggia addirittura superiori ai 50 mm nella zona Flegrea.
Le regioni settentrionali risultano invece ben protette dal riparo offerto dall’Arco Alpino, e già sono in atto correnti di foehn piuttosto sostenute, derivanti dal forte gradiente barico presente fra il versante sud e nord della catena Alpina.
L’evoluzione sarà ora rapidissima: con la corsa verso sud del minimo depressionario sul Ligure, irromperanno rapidamente anche al suolo correnti gelide in gran parte dalla Porta della Bora, che daranno luogo a una veloce recrudescenza dell’instabilità a partire dall’Emilia Romagna e dalle Marche.
In pochissime ore l’irruzione fredda si propagherà rapidamente a tutte le regioni, tanto che domattina la fenomenologia più importante sarà già concentrata al medio Adriatico e al sud della Penisola.
Per concludere, giungono conferme sul rapido ripristino di condizioni Anticicloniche già nel fine settimana, che determinerà una graduale deviazione del flusso freddo verso est. Tuttavia, il riparo Anticiclonico si consoliderà solo ad inizio della prossima settimana, considerando che per domenica è probabile un rapido passaggio di un fronte instabile, caratterizzato da aria comunque meno fredda.
Solo nei primi giorni della settimana l’aumento termico si farà sentire anche nei bassi strati, e non solo in quota. Anche se nelle ore notturne resisterà il freddo nelle pianure e nelle vallate.