Venerdì 24 febbraio un forte fronte freddo ha portato grandi piogge sulla parte est della provincia di Buenos Aires, in Argentina, con accumuli localmente superiori a 130 mm in 12 ore. Il fronte ha fatto parlare di se sia per le intense piogge, sia per la massa d’aria insolitamente fredda, per il periodo, che ha introdotto. Sotto un cielo nuvoloso e un freddo vento da sud, l’aeroporto internazionale Ezeiza di Buenos Aires ha registrato una massima inferiore a 18°C venerdì. Si tratta di un valore 11°C più basso rispetto a quello medio di febbraio, nonchè del valore più basso registrato da fine ottobre, quando la primavera australe era ancora lontana dal cedere il passo all’estate.
Sempre il 24 febbraio, 18°C la massima anche a Mar del Plata, 19°C a La Plata. Ancora più fredda la poco più meridionale Bahia Blanca, con massima di 16°C. Curioso che lo stesso giorno la fredda Ushuaia, nella Terra del Fuoco, abbia raggiunto i 20°C.
Parte della provincia di Terranova, in Canada, è stata martellata da una forte perturbazione nell’ultimo weekend di febbraio, con notevoli nevicate e forti venti. A Saint John’s, che si trova nel sudest dell’isola di Terranova, la tempesta ha portato oltre 70 cm di neve tra venerdì notte e sabato mattina. Nel momento più “cattivo” della tempesta, il vento ha raggiunto, nelle raffiche, le 65 miglia orarie.
Nel nord del Saskatchewan, in Canada, una temperatura minima di quasi -42°C è stata registrato lunedì 27 febbraio a Key Lake. Questo valore è oltre 16°C più basso di quello medio dell’ultima decade di febbraio.
Torniamo indietro di una ventina di giorni per segnalare che il 14 febbraio scorso si e registrata la temperatura più bassa di sempre a Merida, in Messico, con un incredibile 5°C di minima. La mattina del 14 febbraio su molte note spiagge dello Yucatan c’era gente che passeggiava con guanti e sciarpa, scena certo piuttosto insolita.
In Arizona e Colorado è caduta neve color cioccolato. La polvere del deserto si è depositata sui fiocchi di neve. L’insolito avvenimento è dovuto al clima secco del nord dell’Arizona. Lo scorso 26 febbraio numerose località del Colorado si sono risvegliate coperte da un manto di neve color cioccolato. Lo ha reso noto il Colorado Avalanche Information Center spiegando che il fenomeno è insolito ma non senza precedenti. Una perturbazione formatasi sul deserto dell’Arizona ha prodotto una intensa nevicata spostandosi a nord sul cielo del Colorado, a ridosso delle Montagne Rocciose. La polvere del deserto si è depositata quindi in fiocchi di neve marrone scuro. “E’ successo un po’ dappertutto nello stato – ha spiegato Ethan Greene, il direttore del centro meteorologico del Colorado – abbiamo segnalazioni da San Juans a Winter Park, ovunque”. Il clima secco nel nord dell’Arizona ha contribuito all’insolita nevicata.
Una tempesta di notevole intensità al largo del Giappone ha portato venti forti e piogge intense nella parte sudorientale del paese nell’ultimo fine settimana di febbraio. Sull’isola Hachijojima, sono caduti in poche ore quasi 80 mm di pioggia, con vento sostenuto ad oltre 35 miglia orarie. Nella serata di sabato, il vento sostenuto ha raggiunto le 50 miglia orarie a Muruotomisaki.
C’è stato gran caldo negli ultimi giorni di febbraio nel sudest dell’Australia. La città di Melbourne venerdì 24 febbraio ha registrato una massima di 36°C, circa 11°C in più della media dell’ultima decade di febbraio. L’ondata di caldo è stata interrotta dal passaggio di un intenso fronte freddo che ha portato temporali, con accumulo di 45 mm di pioggia in poche ore.