Forti bufere di neve hanno interessato il Canada orientale a partire dall’ultimo week-end, specie nei territori del Labrador e di Terranova. A Goose Bay è caduta oltre un metro di neve fresca, che aggiunta alla precedente porta a 170 cm il manto nevoso presente al suolo.
Nel week-end e all’inizio di questa settimana un fronte freddo ha interessato la costa caraibica della Costarica. Piogge pesantissime sono cadute a Puerto Limon, dove in 24 ore sono ammontate a 287 mm.
Un altro fronte freddo ha raggiunto il nord Argentina, causando forti piogge e grandinate. 185 mm di pioggia sono caduti su Tartagal, 107 su Tucuman dove si contano anche settanta persone evacuate dalle proprie abitazioni. La situazione peggiore si è avuta però comuni di Aguilares, Los Sarmiento, Concepción, Arcadia, León Rougés e Acheral, località che si trovano a 70/100 km di distanza da Tucuman. I 70 mm di pioggia caduti anche nell’hinterland di Buenos Aires hanno causato l’esondazione di alcuni torrenti della zona. Forti grandinate nella zona di Salta, dove sono andati distrutti svariate centinaia di ettari di coltivazione di tabacco. Forti temporali si sono abbattutti anche nella zona dell’osservatorio di Pilar (non tanto distante da Cordoba) dove sono caduti 213 mm di pioggia.
332 mm in 48 ore: è questa la quantità di pioggia caduta a Centre Island nel nord dell’Australia.
Insolitamente fredda L’Avana. La capitale cubana ha raggiunto lunedì la temperatura di +5°C, contro una media minima di gennaio di +18°C.
Sono notti piuttosto fredde queste ultime anche in Algeria, dove la temperatura è scesa sotto lo zero per pochi decimi di grado all’Aeroporto di Algeri e a Constantine, oltre che, in maniera più convinta su diverse zone negli altopiani interni attorno ai 1000 metri di quota.
Molte elevate le temperature raggiunte in Thailandia e nel Laos, dove prematuramente si sono superati i +35°C. I valori maggiori si sono raggiunti a Nong Khai con +36.4°C e a Kosumphisai con +36.2°C, entrambe località thailandesi.
Per contrasto è molto fredda tutta la Russia. In Siberia le temperature minime sono in molte località sotto i -50°C e ad Ojmjakon questa soglia non viene superata nemmeno nelle ore più calde (se ci è concesso l’uso di questo aggettivo) del giorno.
L’aria fredda pilotata dal Vortice Polare è entrata prepontemente anche nella Russia europea. Tra il 16 ed il 17 gennaio la temperatura a Mosca è calata di oltre 20°C, raggiungendo poi questa mattina (18 gennaio) il valore di -31°C in città e di -33°C nell’hinterland. Per la capitale moscovita si tratta delle temperature più basse raggiunte negli ultimi anni. Nel dicembre del 1996 e nel gennaio del 2003 all’aeroporto di Sheremet’ye il termometro si era fermato a -31°C.