UNA VERA E PROPRIA ALLUVIONE Un evento di questa portata si registra in media ogni 10-20 anni e la gravità di quanto accaduto lunedì appare ben maggiore rispetto ai livelli del 2005, quando si erano verificate gravi inondazioni. Le zone devastate dal maltempo sono state in particolare quelle dell’Oberland Bernese (in particolare la vallata della Gasterntal) ed il vallese, ma anche alcune limitate aree della Svizzera Centrale. Fiumi e ruscelli straripati, con strade e ferrovie interrotte: i danni al paesaggio sono stati in diversi casi eclatanti, ma per fortuna non si sono avute vittime. Gli abitanti della Gasterntal sono stati evacuati con gli animali lunedì in elicottero. Hanno avuto fortuna le famiglie che gestiscono nella valle quattro alberghi di montagna, in quanto i loro edifici sono stati risparmiati dall’alluvione.
Questa calamità si è verificata lunedì, quando sulla Svizzera è sopraggiunto un fronte caldo, associato ad una notevole impennata termica: si è avuto così maltempo con piogge diffuse e localmente abbondanti (oltre 100 millimetri l’accumulo misurato al Saentis), ma il vero problema è stato in realtà rappresentato dallo scioglimento della neve in montagna che, durante il week-end, era caduta abbondante a quote medio-basse. In meno di 24 ore, la quota neve è salita in modo spaventoso, passando dai 1000 metri di domenica agli oltre 3500 metri di lunedì. E così una quantità impressionante d’acqua si è riversata sulle valli, assumendo carattere inevitabilmente distruttivo. Stando a fonti locali, i fiumi Weisse Lütschine e Kander hanno trasportato masse d’acqua che mediamente si registrano solo ogni cent’anni.
L’alluvione di lunedì ha danneggiato circa 300 edifici nell’Oberland bernese. L’assicurazione cantonale degli stabili stima un danno complessivo di oltre dieci milioni di franchi, ma si tratta soltanto di una prima valutazione, basata sull’esperienza delle alluvioni passate. Un centinaio di edifici risultano danneggiati nel comune di Kandergrund, altrettanti in quello di Frutigen, una quarantina a Kandersteg, ma solo in seguito si potranno avanzare stime più precise. Gravissimi danni anche alle opere infrastrutturali. La sola compagnia ferroviaria BLS prevede costi di riparazione per 5-6 milioni nella valle più colpita, quella della Kander. Molti i fondi che saranno necessari anche per il risanamento della rete stradale, in particolare della galleria di Mitholz, tra Kandergrund e Kandersteg, dove l’acqua straripata ha divelto l’intero manto stradale.
La situazione è ora decisamente migliorata, anche se si è reso necessario l’intervento dell’esercito per fornire aiuto nelle maggiori zone sinistrate. Nel Vallese le maggiori intemperie hanno colpito la Lötschental. I danni sono importanti, soprattutto tra Wiler e Blatten, a monte di Goppenstein. Una galleria è stata invasa da fango e detriti, altre sono state danneggiate, così come diversi ponti. Danni anche alla centrale elettrica di Leuk, invasa da acqua e pietre: la produzione potrebbe restare interrotta per mesi o addirittura per oltre un anno.