L’uragano CHRIS è ufficialmente il 2° uragano della stagione 2018 del Nord Atlantico. Dopo alcuni giorni passati come tempesta tropicale più o meno nella stessa posizione d’origine, si è rafforzato trasformandosi in uragano. L’intensificazione è avvenuta nel momento in cui ha raggiunto le calde acque della Corrente del Golfo.
Secondo i dati ufficiali forniti dal National Hurricane Center della Florida, USA, dal 2005 è il 2° uragano più precoce. Il 7 luglio del 2005 si registrò lo sviluppo di CINDY e DENNIS.
L’intensificazione registrata nella giornata di ieri è stata piuttosto significativa. Gli sarebbe bastato spostarsi leggermente sulla Corrente del Golfo per ottenere l’energia di cui aveva bisogno e questo processo lo ha portato a raggiungere raffiche di vento di 105 mph e 970 hPa di pressione.
Considerando che si trova alla stessa latitudine delle Isole Canarie è un evento insolito. Pensate, si dovrebbe tornare all’anno 1906 per trovare un altro uragano della stessa intensità o superiore, così a nord e così precoce.
Il meteorologo americano Philip Klotzbach, esperto in Meteorologia Tropicale presso l’Università del Colorado, evidenzia un elemento importante ovvero le persistenti anomalie termiche negative dell’Atlantico Tropicale e in questo mese di luglio la temperatura media in superficie è stata la più fredda dal 1994, circa 0,5°C al di sotto della media. Tali anomalie dovrebbero determinare una minore attività dei cicloni tropicali, specialmente in quell’area.
Di contro le calde anomalie dell’Atlantico centrale potrebbero avere l’effetto opposto e CHRIS sembra essere un valido esempio di questa contrapposizione.