La straordinaria sequenza di record giornalieri di temperature minime registrate nella prima settimana di febbraio alla base americana Amundsen-Scott ha avuto un epilogo davvero degno di nota: un’eclissi solare che ha fatto segnare un primato difficilmente battibile in futuro. Il quadro riassume l’andamento di quei giorni (in seconda colonna il record precedente, tra parentesi l’anno in cui fu registrato):
1 febbraio -42,4 °C -41,7 °C (1974)
2 febbraio -43,3 °C -41,1 °C (1974)
3 febbraio -43,1 °C -41,9 °C (1995)
6 febbraio -45,2 °C -44,4 °C (1962)
7 febbraio -47,8 °C -46,1 °C (1962)
Come si può notare, sono stati superati valori che resistevano da 46 anni e che, di per sé, erano già notevoli. Ma è, in particolare, il dato del 7 febbraio a impressionare: esso infatti, come ha sottolineato Sue O’Relly che, per conto dell’Antarctic Meteorological Research Center di Madison (Wisconsin), ha curato il Monthly Climate Summary for February 2008 South Pole Station, Antarctica, è stato esagerato per via di un’eclissi che ha riguardato l’82% del disco solare. In un periodo dell’anno in cui l’intensità radiativa tende già al declino, la sua parziale interruzione ha determinato l’ulteriore discesa del termometro.
La coincidenza tra una fase eccezionalmente fredda e un evento astronomico non è tuttavia unica al Polo Sud: il precedente più immediato risale al 23-24 novembre 2003, quando la copertura fu dell’88%. Anche in quel caso, si registrarono due record giornalieri di temperatura minima, ovvero:
23 novembre -42,7 °C -42,2 °C (1985)
24 novembre -42,9 °C -41,4 °C (1991)
La prossima eclissi totale di sole che interesserà l’Antartide, ma che non riguarderà la regione del Polo Sud, è prevista il 4 dicembre 2021.