Si potrebbe asserire che le condizioni meteorologiche dell’ultima settimana sono risultate piuttosto monotone, prive di spunti di discussione di particolare interesse. Eppure tutto deriva da un’estrema dinamicità atmosferica, dinamicità a cui abbiamo fatto riferimento in diversi editoriali inserendola all’interno di quel discorso di scambi meridiani di calore che sono divenuti quanto frequenti nel corso delle ultime stagioni estive. Se sovente ci troviamo a commentare rimonte anticicloniche subtropicale, provenienti cioè dal nord Africa, è perché le diverse masse d’aria viaggiano da nord verso sud e viceversa, seguendo vale a dire i meridiani.
Se osservassimo l’immagine satellitare del primo mattino ci renderemmo conto tuttavia che qualcosa, a livello continentale, sta mutando. A ovest, in direzione quindi della Penisola Iberica, non vi sono più le nubi dei giorni precedenti, bensì prevalgono ampi spazi di cielo terso che testimoniano la rimonta di una figura di Alta Pressione. Trattasi dell’Anticiclone nord africano che, sfruttando l’affondo depressionario oceanico nell’Atlantico portoghese, sta raggiungendo la Penisola Scandinava in connubio con quell’altra figura stabilizzante continentale che da giorni porta il caldo a latitudini settentrionali.
Un corridoio di bel tempo che nei prossimi giorni tenterà, con convinzione, la sortita mediterranea, riportando il bel tempo estivo su buona parte della Penisola. Attenzione però, perché la permanenza di spifferi di aria fresca in quota andranno ad alimentare, ancora, quell’instabilità diurna a ridosso dei rilievi, che poi sfrutterà il calore in arrivo nei bassi strati per originare celle temporalesche talvolta consistenti. Temperature destinate ad aumentare su tutto lo Stivale, nel fine settimana farà molto caldo e si percepirà l’afa, tuttavia permarranno i fenomeni pomeridiani sui monti, ove l’aria risulterà poi più respirabile.
Ma veniamo alla giornata odierna. Come detto in apertura un imponente cella temporalesca va sviluppandosi sulla Calabria, tanto che le prime rilevazioni del mattino indicavano la presenza di qualche rovescio su Lamezia Terme. Le prossime ore, complice il riscaldamento diurno, osserveremo una ulteriore espansione nuvolosa che raggiungerà tutte le aree interne appenniniche del Sud, quelle appenniniche del Centro e poi del Nord. Altre nubi sono previste in rapido sviluppo lungo la cerchia alpina, a breve dovrebbero comparire i primi temporali sull’Appennino ligure e sulle Alpi Cozie.
Nel corso delle ore centrali del giorno, quindi le più calde, i temporali avvolgeranno l’intera fascia montana alpina, localmente le Prealpi in particolare tra Lombardia e Veneto, non si escludono degli sconfinamenti al piano sul Piemonte meridionale, mentre sul Lazio potrebbero esservi, come accaduto ieri, degli excursus verso i litorali meridionali.
Qualche altro sconfinamento costiero potrebbe registrarsi nel tratto costiero tirrenico meridionale, quindi su Calabria e Basilicata, segnaliamo poi una maggiore cumulogenesi pomeridiana anche nelle zone interne orientali delle due Isole maggiori. Tanto che sulla Sicilia non è del tutto escluso possano esservi isolati acquazzoni. Per poter osservare un consistente miglioramento si dovrà attendere la sera, quando le schiarite diverranno nuovamente ampie su tutte le regioni.
Per quel che concerne le temperature, sono previste in lieve aumento, specie nei valori massimi. La regione più calda dovrebbe risultare sempre la Sardegna, ove non è escluso che possano raggiungersi localmente punte massime di 34-35 gradi. I venti saranno deboli, spesso variabili, localmente settentrionali o a regime di brezza.