Una mattinata davvero movimentata su gran parte della nostra Penisola, ed in particolare sul versante tirrenico.
Nel corso della nottata, si è infatti assistito al transito di un fronte freddo, il medesimo che aveva portato la neve a bassa quota in Inghilterra e le basse temperature in Spagna e Francia.
Le isoterme ad 850 hPa sono quindi calate, nel corso della notte, con lo zero termico che ha raggiunto le nostre zone nord occidentali.
Ne è derivato un netto abbassamento dello zero termico, e la prima neve sull’Appennino Settentrionale, mentre la quota neve è scesa notevolmente anche sull’Arco Alpino, rispetto ad ieri.
Ma la conseguenza principale di questo passaggio perturbato sta nel forte vento di libeccio che si è levato nel corso della notte.
Questa mattina la località ligure di Capo Mele segnalava vento di libeccio a 79 kmh di velocità, mentre supera i 60 kmh sul Golfo Ligure.
Il Monte Argentario in Toscana, e Capo Frasca in Sardegna segnalano velocità di circa 40 kmh, Genova, ed il Passo della Cisa, circa 51 kmh, il Monte Terminillo segnala invece 66 kmh, tutti quanti con direzione da sud ovest.
Ma è notevole il vento di foehn in Appennino, che giunge fino a Bologna (33 kmh di velocità), ma che, nelle vallate emiliane, supera i 130-140 kmh di velocità in alcune località.
Forti sono le precipitazioni che si sono verificate sul Nord Est italiano, in seguito al gran vento di scirocco che ha soffiato fino a questa notte (fino a 70 nodi di direzione sud ad 850 hPa, stando ai radiosondaggi della mezzanotte).
Il Passo Rolle, in Trentino, ha registrato un valore pluviometrico di 104 mm in 24 ore, con la caduta di 2 cm di neve fresca.
A Tarvisio, in Friuli, sono caduti invece 131 mm in 24 ore e 177 mm in 48 ore, ma, in altre località friulane, si sono sfiorati i 370- 400 mm di accumulo in due giorni.
Ma gli accumuli pluviometrici sono stati imponenti anche nel Lazio, con alcune località che hanno superato i 160 mm in due giorni, sull’Appennino Settentrionale, con accumuli vicini ai 200 mm in 48 ore, e sulle Alpi e Prealpi Centrali, ugualmente con accumuli talora superiori ai 100 mm nella giornata di ieri.