L’evoluzione generale
A partire dalla prossima settimana la nostra Penisola verrà interessata da un campo di alta pressione di chiara matrice subtropicale, la cui causa è da ricercarsi in una vasta depressione presente in prossimità dell’Islanda e che, data la sua importante attività, determinerà un’ondulazione delle correnti oceaniche verso Sud. Tale movimento non farà altro che richiamare correnti più miti ed umide Sud occidentali verso le nostre regioni, con tempo moderatamente stabile e clima più che piacevole.
Il tempo previsto sull’Europa e sull’Italia
Non possiamo far altro che confermare quanto detto nel corso delle ultime analisi a lungo termine. Solo la parte settentrionale del Continente Europeo verrà interessato da sistemi perturbati di origine Atlantica, segnatamente i Paesi Scandinavi e la Gran Bretagna. Sul resto del Continente si assisterà ad un flusso di miti correnti occidentali che determineranno probabilmente diffuse anomalie positive dal punto di vista termico.
Chiaro che a risentirne maggiormente sarà il bacino Centrale del Mediterraneo, dove il tempo mostrerà caratteristiche di stabilità, umidità e mitezza. Condizioni queste che favoriranno la formazione di nebbie estese sia nelle pianure del Nord che nelle valli interne del Centro e del Sud. Ciò non toglie che si potrebbero avere dei disturbi nuvolosi provenienti direttamente dal Nord Africa. Tuttavia riteniamo si tratti di sistemi nuvolosi sostanzialmente innocui non in grado di apportare fenomeni di sorta.
Una situazione di stallo che pare avere tutta l’intenzione di protrarsi fino alla conclusione del mese. Ma questo tipo di circolazione avrà come risvolto estremamente positivo quello di favorire il raffreddamento delle zone Artiche, dove si verrebbe a creare un discreto serbatoio freddo in vista del prossimo mese di novembre. Freddo che si estenderebbe anche alla lontana Siberia, visto che il flusso trasversale avrebbe poi come sbocco d’uscita proprio le zone continentali Russe.
In conclusione
Una lettura superficiale dell’articolo potrebbe trarre in inganno, vista l’evoluzione apparentemente monotona. Preme però ricordare come queste fasi di zonalità più o meno accentuata rappresentino lo spartiacque ideale per un proseguo della stagione che possa garantire fasi fredde degne di tal nome.
Il serbatoio del freddo può usufruire più che positivamente di situazioni simili, allorquando masse d’aria più umide e miti non sono in grado di raggiungere le latitudini artiche. Se poi andiamo ad analizzare quanto proposto dagli archivi meteorologici ci potremmo rendere conto come le situazioni di stasi anticiclonica fossero una costante del mese di ottobre. Insomma, tutto pare procedere secondo i canoni della normalità.