L’elemento saliente a breve termine.
Il rafforzamento del ramo canadese del Vortice Polare porterà una settimana ricca di precipitazioni su tutta la nostra Penisola, con cumulati importanti specie al Centro Sud. Cadrà la neve sui rilievi e ad intervalli più o meno regolari vi saranno pause tra perturbazione e successiva.
L’elemento saliente a medio termine.
Trend barico, quello a breve termine, che verrà riproposto fin verso il giro di boa mensile, alloruquando si nota un certo allungamento verso Sud, indebolimento e spostamento ad Est del Vortice Polare canadese, con cedimento barico sulla Penisola iberica con creazione di fertile terreno per possibile rimonta anticiclonica oceanica verso Nordest.
L’elemento saliente a lungo termine.
La tendenza generale è quella di una prosecuzione della fase instabile-perturbata, tuttavia lo scenario potrebbe evolvere, in ultima decade mensile, verso un deciso colpo di coda invernale.
Il trend a lungo termine:
Quel che possiamo annotare è la persistenza di un serbatoio d’aria fredda tra Artico russo e Russia europea, mentre l’indebolimento del Vortice Polare potrebbe favorirne un abbassamento di latitudine. Da valutare l’eventuale progressione verso Europa Centrale e Mediterraneo.
Elementi di incertezza: Gli ultimi dieci giorni previsionali hanno causati non pochi problemi interpretativi. Le correlazioni stratosfera-troposfera hanno fatto il resto.
Tuttavia, a fronte di un iniziale indebolimento del lato occidentale del Vortice Polare, assisteremo ad un suo nuovo rinforzo. Inevitabile pertanto sottolineare come il futuro dipenderà essenzialmente dalla dinamica di tal figura ciclonica.
Fattori di normalità climatica:
Prosegue il trend votato alle anomalie termiche in senso positivo. La settimana in corso proporrà una condizioni meteorologica più simile all’autunno che non all’inverno.
Il treno di perturbazioni atlantiche consegneranno valori termici diffusamente sopra le medie stagionali, in particolare al Centro Sud, mentre al Nord farà un po’ più fresco e la neve cadrà sui rilievi anche a quote medie.
Focus: evoluzione sino al 18 febbraio 2007
Prima fase previsionale che porterà tempo perturbato un po’ su tutte le nostre regioni. Cadranno diffusamente le piogge, localmente intense, mentre sui rilievi tornerà la neve. I venti proverranno prevalentemente da Ovest-Sudovest, con momentanee rotazioni dai quadranti Nord occidentali sul Tirreno.
Fin verso la metà del mese possiamo identificare quasi un’identità di vedute da parte dei principali modelli. Difatti viene indicata la prosecuzione della fase precipitativa. Dal 15 si manifestano alcune divergenze. Da una parte si intravede uno scanario prettamente invernale per influenze Nord orientali (leggasi media delle osservazioni by ECMWF). Dall’altro (media delle ossrvazioni su base GFS), ancora influenze oceniche ad opera del Vortice canadese.
Evoluzione sino al 23 febbraio 2007
Ci preme tuttavia sottolineare come entrambi i modelli mostrino evoluzione simile fin verso il 15 del mese, allorquando identificano uno spostamento ad Est del Vortice Polare canadese con tentativo meridiano azzorriano. Il prosieguo dipenderà sostanzialmente da quanto finora espresso.
In conclusione.
L’inverno finora vissuto ha ben poco a che vedere con la difizione canonica di stagione fredda. Qualora dovesse verificarsi un’importante fase fredda non sarà in grado di riequilibrare la pesante anomalia termica che persiste sul Mediterraneo da mesi e mesi.