Da diversi giorni gli stati sud occidentali americani sono sottoposti all’azione di una zona di alta pressione, con elevate temperature ad 850 hPa.
Questa mattina si registrano infatti su tali Stati (California occidentale, Kansas, Colorado, Arizona, ecc), delle isoterme variabili tra i +32° ed i +35°C a circa 1480 metri di altezza.
Si tratta di una situazione tipica della stagione estiva, in zone che presentano molte estensioni di deserto, tuttavia quest’anno le temperature massime sono salite su valori estremamente elevati, oramai da diversi giorni.
Ieri, dopo alcuni “tentativi falliti”, la temperatura è riuscita a risalire fino a toccare il record storico mondiale di caldo, nella famosa “Death Valley”, raggiungendo un valore termico di +53,9°C.
Ma si sono raggiunte anche temperature di +46,1°C a Las Vegas, +45,0°C a Phoenix, +43,9°C a Fresno ed a Redding, e +41,7°C a Missoula, nel Montana, che ha superato il proprio record storico, mentre Reno ha eguagliato il proprio con +42,2°C.
Il primato mondiale sempre citato della libica El Azizia, con +57,7°C, in realtà presenta alcune incertezze e contestazioni. Esiste un altro primato registrato nel luglio del 1913 a Greenland Ranch, ma anche in questo caso è da prendere con riserva. Pertanto attualmente il primato di +53,9°C della Death Valley viene considerato il più attendibile.