Malgrado, col 1° Dicembre, si sia chiusa la stagione dei Cicloni Tropicali Caraibici, in quanto il calo della temperatura della superficie oceanica ne impedisce lo sviluppo, un’altra tempesta tropicale si sta spostando dalla Giamaica verso le Isole Bahamas, per ora con venti molto contenuti (circa 75 kmh).
Probabilmente la Tempesta Odette, così chiamata, non riuscirà mai a raggiungere la forza di un Uragano.
Altri due Uragani si erano formati in Novembre, in passato, mentre un solo Uragano conosciuto si è formato in Dicembre, e, per la precisione, l’Uragano Lili, sviluppatosi l’11 dicembre 1984 a nord-est delle Isole Bermuda.
Le prime proiezioni sulla stagione 2004, prevedono l’arrivo di 7 Uragani, di cui almeno 3 di categoria massima, cioè una stagione più perturbata del normale.
In quella 2003, invece, le tempeste sono state complessivamente 14, e la metà si sono sviluppati fino allo stadio di Uragani.
3 sono stati gli Uragani che hanno raggiunto almeno la categoria 4, e cioè Fabian, Isabel e Kate, con venti che hanno superato i 220 kmh.
Negli ultimi 9 anni, ben 7 sono stati caratterizzati da un numero di tempeste superiori alla norma, fattore che potrebbe essere un indizio di riscaldamento delle acque tropicali caraibiche.
Ricordiamo che la teoria dell’effetto serra prevederebbe proprio un aumento del numero e dell’intensità di tale genere di tempeste.
E, infine, un ultimo argomento, che interesserà molto i meteofili: c’è un legame tra cicloni caraibici tardivi ed ondate fredde in Europa?
Il fatto che si sia sviluppata una tempesta molto in ritardo nella zona può essere indice, come detto, di temperature alte in modo anomalo sulla superficie marina della zona, il che può ricondurre ad una situazione meteorologica generale sul Nord Atlantico simile a quella del Dicembre 1984 (prodromo, come ricordano tutti, di una grande irruzione di aria artica sul nostro Continente).
Seguiremo gli sviluppi della situazione in Europa.