Il bilancio termico degli ultimi tre mesi, su Mosca, è stato davvero eccezionalmente positivo.
Raramente infatti si è visto, in zona, un trimestre autunnale mostrare un’anomalia termica di +3,08°C, grazie soprattutto al contributo dei due mesi di Ottobre e di Novembre, in quanto Settembre, dopo un inizio caldo, aveva visto una ventina di giorni molto freddi, con anomalie di 4-5°C negativi.
Ma, dai primi di Ottobre, le temperature sono risalite, fino ad arrivare spesso a valori di 8-9°C superiori alla norma mensile, e così ha fatto anche il mese di Novembre, nel quale solo 7 volte la temperatura è scesa al di sotto dello zero.
L’anomalia climatica dipende, ovviamente, dalle anomalie della circolazione atmosferica generale: nel corso di questo trimestre, infatti, il geopotenziale a 500 hPa è risultato più alto della norma fino a +20 decametri in una fascia che parte dal Mediterraneo Centrale, fino alla Russia settentrionale.
Dunque, prevalenza di condizioni anticicloniche, e di risalita d’aria calda da sud, anche se poi, alla fine del trimestre, le precipitazioni appaiono allineate alla norma autunnale (180 mm circa).
Il caldo ha interessato, come detto, anche le altre località della Russia europea: San Pietroburgo ha visto un’anomalia autunnale +2,39°C, Arcangelo di +2,85°C, mentre risalendo in Scandinavia tali anomalie termiche sono state meno accentuate, ma pur sempre notevoli.
Murmansk, sulla Penisola di Kola, si è fermata a +1,28°C, mentre Helsinki, in Finlandia, ha visto +1,97°C.
La capitale norvegese, Oslo, ha visto l’anomalia positiva a +1,18°C, mentre Uppsala, in Svezia, ha vissuto un Autunno termicamente quasi normale, con un’anomalia di soli +0,18°C.