Ci siamo. Ci occupammo dell’argomento già lo scorso weekend, rimarcando il transito di sbuffi instabili consistenti a ridosso delle Alpi. Lo riprendemmo lunedì, mostrandovi le novità, martedì affrontammo un po’ di dettagli. Ora che dagli eventi ci separa un lasso temporale ristretto – parliamo del pomeriggio – possiamo ragguagliarvi ulteriormente basandoci sulle ultime proiezioni modellistiche.
Partiamo da una prima mappa: quella delle precipitazioni attese nell’arco delle 24 ore. Rispetto a ieri appaiono alcune interessanti novità, ovvero il maggior coinvolgimento delle aree pianeggianti. Dal Piemonte alla Lombardia, dall’alto Veneto al Friuli Venezia Giulia. Ci aspettiamo localmente picchi di oltre 20 mm e attenzione perché trattandosi di episodi temporaleschi potrebbero cadere in archi temporali relativamente brevi causando in tal senso qualche disagio.
La mappa successiva viene solitamente utilizzata nel corso della stagione estiva, allorquando i temporali convettivi sono più probabili. Ma date le attuali condizioni della colonna d’aria, abbiamo ritenuto opportuno dare uno sguardo all’indice del “rischio temporali” nelle 24 ore. Non ci sbagliavamo: sarà maggiore in Piemonte (aree pianeggianti), a seguire Lombardia e Mar Ligure (occhio, quindi, anche ai litorali liguri). Da non escludere occasionali acquazzoni anche tra le province meridionali marchigiane e settentrionali abruzzesi (zone interne).