La struttura altopressoria di matrice oceanica, nelle ultime 24 ore, si è maggiormente spinta sul cuore del Vecchio Continente, perdendo invece forza alle latitudini più alte tra Gran Bretagna, Islanda e Mar di Norvegia. Su queste zone è infatti ripreso il flusso atlantico, come mostra chiaramente il Satellite. Un sistema nuvoloso, arcuato attorno ad un profondo minimo in prossimità della Scozia (venti ad oltre 100 km/h sulle Highlands scozzesi), riesce a spingersi con la sua parte più avanzata fin verso il Belgio, l’Olanda, la Danimarca e la Germania settentrionale.
Appena più a sud si protende il corridoio dell’alta pressione oceanica, la cui attuale posizione favorisce ancora il fluire di correnti moderatamente fredde da nord o nord/est verso le regioni centro-meridionali italiane. Il flusso nord-orientale scorre sul lato sud-orientale dell’alta pressione e lungo il bordo più occidentale della saccatura, protagonista principale sulla parte orientale dell’Europa, estesa con asse parzialmente obliquo verso il Sud dell’Italia.
Come negli scorsi giorni, la differenza delle condizioni meteo fra il Nord ed il Sud del nostro Paese è molto evidente. Sulle regioni settentrionali permane una situazione di bel tempo e di stabilità atmosferica grazie alla maggiore vicinanza del cuneo e per la protezione orografica indotta dal baluardo alpino, mentre le regioni meridionali sono penalizzate dalla presenza della saccatura che spinge ancora correnti fredde a tutte le quote (una -30°C a 500 hPa abbraccia gran parte del Sud e la Sicilia).
Nella serata di ieri ha fatto ingresso una componente instabile, che in parte ha interessato il Triveneto, per poi portarsi verso il Mar Ligure e la Corsica. Gli scambi di calore con la superficie marittima hanno innescato alcune strutture temporalesche, che hanno colpito alcuni settori settentrionali della Sicilia. Attualmente un minimo depressionario sul Mar Ionio accentua le condizioni d’instabilità sulle estreme regioni meridionali, in particolare sulla Sicilia, ma il perno principale della struttura di bassa pressione a carattere freddo si va concentrando fra la Grecia la Turchia.
Residue precipitazioni hanno inoltre interessato i settori centrali adriatici, esposti a fenomenologia da stau per l’afflusso delle correnti da nord/est. Ora la situazione è in netto miglioramento, per la graduale distensione dell’Alta Pressione verso sud/est, che determinerà pertanto una graduale attenuazione del flusso freddo e instabile anche sul Sud. Lo scudo anticiclonico sarà subito messo alla prova da nuovi tentativi di pulsazioni fredde ed instabili provenienti dal Nord Europa e deviate verso i Balcani. Solo Domenica la figura di alta pressione sarà costretta gradualmente a levare le tende per l’ingresso progressivo di umide correnti atlantiche, che rappresenteranno la svolta d’inizio Marzo.