Aprile è un mese che non di rado riserva fenomeni da meteo estremo, esaltati dai primi contrasti esplosivi derivanti dal riscaldamento diurno. I primi forti temporali e la grandine sono caratteristici d’aprile, decisamente meno i tornado che comunque non rappresentano certo una novità assoluta.
Era il 30 aprile 2014 quando una serie di violente trombe d’aria andarono a scuotere alcune aree della pianura emiliana, seminando il terrore soprattutto nella zona industriale di Nonantola dove si concentrarono i maggiori danni con persino alcune persone ferite, lievemente.
Eventi vorticosi di tale potenza non sono così rari in questo periodo stagionale e ci sono svariati precedenti, fra i quali l’episodio d’inizio maggio 2013. Stiamo comunque parlando di tornado non della stessa potenza di quelli che si sviluppano negli Stati Uniti, dove seminano morte e terrore.
Tornando a quanto accaduto il 30 aprile di 5 anni fa, molte case ed aziende vennero seriamente danneggiate non solo a Nonantola, ma anche sulle zone rurali di Castelfranco Emilia, San Prospero, Carpi ed aree circostanti.
La serie di trombe d’aria non andò a colpire un’area densamente urbanizzata, altrimenti gli effetti potevano rivelarsi davvero peggiori. Le immagini appaiono assai eloquenti sugli effetti di questi tornado sempre più frequenti fra fine aprile e maggio.