Una scossa di terremoto di magnitudo 5.8, secondo l’agenzia europea di monitoraggio Emsc, è stata registrata nella notte nel mare tra l’Italia e la Grecia, con epicentro in prossimità di Pylos nella regione del Peloponneso. L’area interessata dal sisma dista oltre 400 chilometri a sud-ovest di Atene.
Il terremoto si è verificato alle ore 1:43 della scorsa notte, la profondità stimata è stata pari a circa 20 chilometri. Non si sono avute notizie di danni. A inizio mese un altro sisma di magnitudo 6.6 era stato registrato a Creta. Per fortuna non c’era stata nessuna vittima e nemmeno particolari danni.
La scossa di terremoto è stata nitidamente avvertita fin sull’Italia del Sud, soprattutto in alcune zone ioniche costiere di Puglia, Calabria e Sicilia, specie sul Salento e sulle coste sud-orientali dell’Isola, nonostante il terremoto sia avvenuto a quasi 500 chilometri di distanza.
Il terremoto odierno ha attivato il Centro Allerta Tsunami dell’Istituto Nazionale di Geofisica, ma è subito scemata la paura di un eventuale maremoto che potesse avere ripercussioni fin sull’Italia, data l’intensità della scossa poco al di sopra della soglia minima di attenzione.
L’Istituto Nazionale di Geofisica ha specificato come, per eventi di magnitudo fino a 6.0, il messaggio che il Centro Allerta Tsunami invia al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e ai Paesi del Mediterraneo è semplicemente un messaggio di informazione, ma non di vera allerta.
La conferma di un eventuale tsunami generato dal sisma avviene poi tramite la tempestiva osservazione dei dati mareografici della rete ISPRA e le altre boe di rilevazione del Mediterraneo. Più rapida sarà la conferma, tanto più efficaci saranno le misure di mitigazione del rischio.