Non voglio commentare quel colpo di “reni atmosferico” che ha tanto tolto alle nostre regioni centrali, coprendo di neve quelle settentrionali, ma sottolineare che quell’iniziale “cut-off” iberico ha stravolto ogni previsione. Non v’è nessuna “colpa”, tantomeno errore dei modelli (il determinismo è pur sempre stracolmo di errori), ma solo valutazioni più o meno esatte sulla sinottica atmosferica.
Chiuso questo periodo e dato un progressivo spostamento del nucleo freddo, ex iberico, verso il basso levante, possiamo supporre una graduale discesa dell’Hp atlantico nella sua matrice sub tropicale, con graduale coinvolgimento, da ovest ad est, della nostra Penisola. Tranne dei passaggi, temporanei e dovuti a questo nucleo depressionario che vaga sul basso bacino del nostro mare, possiamo prevedere che la situazione, da qui a 7/8 gg., subirà una graduale opposizione alle correnti fredde. Nel gioco delle geometrie atmosferiche potrebbe anche subentrare una marginale ingerenza della “corda atlantica”. Tonalità medio alta.
Sicuramente un inverno dai rivolti molto interessanti, sino a questo punto, ma che non somiglia a nessuna data “storica”. Molte e forse troppe le occasioni perse, ma questo è nel gioco delle “parti” che si recitano nel “palcoscenico” Mediterraneo. Contrariamente ad altre passate edizioni invernali, finalmente, il settore padano ha ricevuto il “giusto” e nel “pieno diritto”. Forse ci siamo illusi che “la grande perla artica” producesse dei fenomeni nevosi diffusi e riguardanti quasi tutto l’intero territorio nazionale. Ciò non è avvento, ma non possiamo dare solo ed esclusivamente colpa ai modelli matematici.
Che torni anche “la mitezza del clima”, ci sarà modo, quasi certamente di recuperare qualcosa in ritardo, ma sarà sempre un “nostalgica” occasione di: “quello che potevamo avere ed in qualche modo abbiamo avuto”.
Arrendersi alla impredicibilità atmosferica è come “rinascere”. Tutta vai non si vuol con questo dichiarare la fine dell’inverno, ma solo sottolineare che il “meglio” è stato consumato e divorato in un “convulso” rincorrersi di “eclatanti valori termici.