ARRIVA L’ANTICICLONE – Stavolta l’alta pressione intende fare davvero sul serio e si appresta ad espandersi verso l’Europa Centro-Occidentale e poi anche più ad est, per quello che sarà un fine settembre decisamente secco. Ormai completamente archiviata la parentesi dell’anticiclone africano, sul Mediterraneo permane la presenza di una lacuna instabile, ancora una volta rinvigorita dal contrasto fra le correnti umide ed instabili mediterranee rispetto quelle più fresche dal Nord Europa. I nuovi apporti d’aria fresca, risucchiati fin sull’Adriatico dal vortice ciclonico mediterraneo, derivano dal transito di una saccatura sul Centro Europa. Anche questa saccatura verrà tuttavia respinta più ad est dall’espansione dell’alta pressione. Per il momento le perturbazioni atlantiche troveranno la strada sbarrata e saranno costrette a scorrere a latitudini settentrionali.
ITALIA SPACCATA FRA SOLE E TEMPORALI – Le regioni settentrionali restano ai margini delle maglie instabili collegate alla circolazione ciclonica mediterranea. Sono quindi risultate prevalenti ampie schiarite, anche per via della crescente influenza dell’anticiclone che preme dalla Francia e dal nord della Spagna, laddove individuiamo una vasta area di sereno. Totalmente diverso il contesto meteo al Centro-Sud, dove si sono ulteriormente sviluppati impulsi d’instabilità associati a fenomeni temporaleschi. Inizialmente i temporali, localmente anche forti, avevano colpito l’estremo Sud e la Sicilia, poi è toccato ai versanti tirrenici dal grossetano fino alla Campania. In giornata le celle temporalesche, complice il riscaldamento diurno, si sono estese alla terraferma con acquazzoni sparsi. L’instabilità è destinata domani a persistere al Sud, mentre migliorerà altrove.
ULTERIORI CALI TERMICI – Per il Meridione si è ulteriormente accentuata la diminuzione di temperatura già osservata nei giorni precedenti. I valori massimi diurni sono così rimasti ovunque al di sotto dei 30 gradi, fatta eccezione per l’isola di Lampedusa.