SETTEMBRE DOMINATO DAGLI ANTICICLONI I primi 20 giorni del mese erano quasi interamente trascorsi con condizioni meteo tipicamente estive, fino al momento in cui è sopraggiunta una furiosa linea perturbata seguita da correnti decisamente più fresche: tutto è accaduto pochi giorni prima dell’equinozio d’autunno, fra il 18 ed il 20 settembre. Il crollo termico è stato marcato e sensibile, ma assolutamente di breve durata. Gli effetti della saccatura fredda si sono infatti sfogati rapidamente ed esauriti dopo i primi giorni della settimana ed a seguire è tornato l’anticiclone che ha riportato il bel tempo, con rapida risalita delle temperature di nuovo sopra la norma.
Di certo non è più tornato quel clima di stampo pienamente estivo che aveva preceduto l’ondata di maltempo, ma i valori termici si sono subito rapidamente assestati su livelli assai miti e gradevoli, sopra la norma stagionale. Le speranze riposte sul fatto che la sfuriata perturbata potesse rappresentare la vera svolta sono quindi in parte naufragate, perché non si è spalancata la porta per le perturbazioni e l’anticiclone ha riconquistato la scena. L’altalena termica avuta nell’ultima settimana ha così prodotto un trend termico nella norma, anche se hanno prevalso scarti leggermente positivi nonostante l’irruzione d’aria fredda dilagata in una prima fase.
L’ondata perturbata che ha spezzato la monotonia può essere comunque considerata una svolta dal punto di vista delle precipitazioni:dopo numerose settimane di costante protezione anticiclonica, il fronte perturbato si è infatti procurato spazio per penetrare fino al Sud Italia ed alle zone balcaniche, compresa la Grecia e l’Egeo. Non certo una manovra da poco, in quanto l’altra fase perturbata di inizio settembre non si era certo rivelata in grado di sfondare fin sul Sud, che quindi ha risentito delle prime importanti razioni pluviometriche stagionale.