Javier è rinforzato ancora, diventando un forte e pericoloso uragano nei mari ad ovest del Messico. Nel tardo pomeriggio di lunedì 13, ora EDT, Javier era localizzato 305 miglia a sud/sudovest di Manzanillo, Messico. I venti associati alla tempesta erano aumentati di intensità, raggiungendo le 140 mph (miglia orarie), mentre l’uragano si spostava verso nordovest a 9 miglia orarie. Le previsioni indicavano un percorso verso nordovest, con forza della tempesta più o meno stazionaria, per almeno due giorni.
Alle 18 UTC di martedì 14 settembre infatti le coordinate del centro di Javier erano 17,0°N 107,7°W e la tempesta, classificata come uragano di categoria 4, continuava a muoversi verso nordovest, tanto che alle 21 UTC le nuove coordinate del centro erano 17,2°N 107,8°W. A quell’ora la pressione centrale era 936 hpa, il vento di 125 nodi, con raffiche a 155. La previsione per le 18 UTC del 15 settembre indica il centro a 18,5°N 108,8°W e il vento rinforzato a 135 nodi, con raffiche a 165. Il movimento della tempesta non dovrebbe comunque portarla a interessare zone abitate, visto che essa dovrebbe “scorrere” al largo della penisola della Baja California.
Nel Pacifico è in azione anche Isis. Questa è una moderata tempesta tropicale che si muove in mare aperto, e lontana da ogni terra emersa, sulle acque della parte est del Pacifico Settentrionale. Nel tardo pomeriggio di lunedì 13, ora EDT, Isis era centrata 1275 miglia a ovest/sudovest di Cabo San Lucas, Messico, accompagnata da venti sostenuti intorno alle 50 mph, spostandosi verso ovest a 9 mph. Un percorso ancora in direzione ovest è previsto per Isis anche nei giorni a venire.