Giovedì 22 dicembre una intensa onda di calore ha investito la parte centrale del Sud America. L’area più calda è stata il nordovest dell’Argentina, dove Catamarca è salita fino a oltre 41°C e Santiago del Estero ha superato i 39°C. Si tratta di valori 6°-7°C superiori a quelli medi del periodo.
Anche il Pacifico ogni tanto si arrabbia e sulle coste della California, nei giorni scorsi, si sono abbattute onde molto più alte del solito. La tempesta oceanica ha fatto una vittima, un uomo è infatti annegato davanti alla spiaggia di Encina, poco a nord di San Diego, e le autorità costiere si sono impegnate a dissuadere i surfisti che vogliono approfittare delle onde giganti. In alcuni punti i muri d’acqua hanno superato i cinque metri di altezza, e le fonti dei servizi di soccorso hanno riferito che solo mercoledì sono stati ben 130 gli appassionati di surf che hanno voluto cavalcare le onde e sono poi stati costretti a chiedere aiuto. La mareggiata anomala ha provocato maggiori inconvenienti nella zona di San Diego, 250 chilometri a sud di Los Angeles, ma anche nell’area della megalopoli californiana è emergenza. I bulldozer hanno eretto argini e contrafforti in sabbia per proteggere il lungomare, ma ciò non ha evitato che le ondate danneggiassero un molo.
Ancora l’Australia alla ribalta delle cronache del caldo. Questa volta l’onda di calore ha “arrostito” la parte orientale dell’Australia Meridionale, dove venerdì 23 dicembre, per esempio, Marree ha sfiorato i 48°C e Oodnadatta ha superato i 47°C, valori tra 11° e 14°C al di sopra di quelli medi del periodo. Più a sud, Port Augusta ha registrato una massima di 46°C, 14°C più alta della media.
Piogge molto abbondanti in alcune parti dell’isola di Mindanao, nelle Filippine. All’estremità settentrionale dell’isola, per esempio, 236 mm in 30 ore (tra giovedì mattina e venerdì pomeriggio, ora locale) hanno inondato Surigao. L’accumulo totale da martedì mattina è stato di 361 mm.
Torniamo ancora sul maltempo che ha colpito il Giappone, dove gran parte della settimana è trascorsa tra intense nevicate, forti piogge e anche temporali. Wakamatsu, nella parte settentrionale dell’isola di Honshu, è stata particolarmente colpita dalle nevicate nella seconda parte della settimana. Lo spessore del manto bianco, infatti, è passato da 41 a 66 cm in 30 ore, ovvero tra mercoledì notte e venerdì mattina, ora locale. Alla fine della giornata di venerdì, lo spessore della neve al suolo era alto anche 55 cm ad Akita, 43 a Kanazawa, 40 a Maizuru. Nel sud, venerdì le temperature sono salite e la neve si è trasformata in pioggia.
Concludiamo, augurando un sereno Natale a tutti i lettori.