Il caldo che “soffoca” vaste zone d’Europa non ha risparmiato i Balcani. Lunedì 24 luglio, in Bosnia, Mostar ha raggiunto i 37°C, mentre in Croazia si sono registrate, tra le altre, le seguenti massime: Senj 36,3°C, Knin 36,2°C, Zadar 36,2°C, Rijeka 36,1°C, Split 35,5°C. Domenica, Rijeka aveva raggiunto i 37,2°C e Mostar addirittura i 40,9°C.
Nel sud della British Columbia, in Canada, sia Lytton che Osoyoos sono salite fino a oltre 38°C lunedì 24 luglio. Si tratta di valori circa 11°C più elevati della media del periodo. 36°C la massima di Kamloops. 24 ore prima era andata anche peggio, con Lytton salita fino a 42°C (40°C a Osoyoos e Kaamlops)
Il tifone Kaemi ha attraversato Taiwan tra la seconda parte di lunedì e le prime ore di martedì, ora locale. Kaemi ha toccato terra nel sudest del’isola, con venti sostenuti a 80 miglia orarie. Piogge intense hanno causato frane e smottamenti e fatto tracimare numerosi corsi d’acqua, ma non si registrano danni particolarmente gravi. Il passaggio sull’isola ha indebolito la tempesta che, dopo aver attraversato lo Stretto di Taiwan, ha fatto un secondo “landfall” nella provincia cinese del Fujian martedì pomeriggio, sceso allo stato di “tropical storm”, con venti sostenuti a 55 miglia orarie. Oltre 500000 gli evacuati in Cina, per l’arrivo di Kaemi.
Piogge intense collegate al tifone sono cadute anche a notevole distanza dal centro, favorite da fattori locali, in genere orografici. A Itbayat, una delle isole Batan, appartenenti alle Filippine, situate nello Stretto di Luzon, sono stati registrati 345 mm.
Kaemi è stato anche responsabile indiretto di piogge torrenziali nello scorso weekend e all’inizio di questa settimana sulla parte ovest dell’isola di Luzon, avendo causato una intensificazione del monsone sudoccidentale. A Iba sono caduti 406 mm in 3 giorni e mezzo, tra sabato mattina e martedì sera, ora locale.
La “tropical storm” Daniel si sta muovendo nelle acque del settore centrale dell’Oceano Pacifico Settentrionale. Martedì mattina, accompagnata da venti sostenuti a 50 miglia orarie, la tempesta era centrata circa 850 miglia a est-sudest di Hilo, nelle Hawaii. La tempesta, quasi stazionaria, è prevista in ulteriore lieve indebolimento nei 2-3 giorni successivi, duranti i quali rimarrà in mare aperto, spostandosi lentamente verso ovest-nordovest. Verso la fine della settimana, tra venerdì e sabato, è probabile che interessi le Hawaii, ormai ridotta però a depressione tropicale.
Un’altra tempesta tropicale, battezzata Emilia, si muove invece al largo della costa occidentale del Messico, non lontano dalla parte meridionale della Penisola della Baja California. Alle 21 GMT di martedì Emilia era centrata a 21,8°N 111,6°W, accompagnata da venti sostenuti fino a 63 miglia orarie. La tempesta si spostava verso nordovest a 7 miglia orarie. La previsione è che Emilia rimanga in mare, spostandosi ancora verso nordovest, per almeno 2-3 giorni, ma le “bande” nuvolose periferiche dovrebbero essere in grado di portare piogge piuttosto intense nel sud della Baja California.