L’anticiclone Zarah svetta, con il suo picco barico a 1022 hPa, sull’Europa centrale, rinforzata a sud-ovest da un avvento iberico altrettanto robusto (1021 hPa) ed amplificata verso est dalla presenza di una enorme calotta altopressionaria russa a 1036 hPa.
In pieno Oceano si manifesta poderosa una voragine ciclonica a 981 hPa, richiamando a sé una forte circolazione atmosferica intenta a spingere ripetuti fronti freddi verso il versante occidentale di Zarah.
Sul Mare del Nord trasla prepotentemente il ciclone Zephir (998 hPa), abbracciando con i suoi tentacoli occlusivi l’intera Gran Bretagna e Scandinavia meridionale e cercando varchi attraverso le coste polacche.
Sul Mediterraneo, Italia compresa, torna indomabile la stabilità meteorologica. La depressione Achim (1005 hPa) abbandona le coste Ioniche per dirigersi verso il settore orientale del Bacino.
L’Europa si risveglia quasi completamente sgombra di nubi e strutture pluviometriche significative.
Ad occidente svettano le nubi fredde di provenienza groenlandese, ancora troppo lontane dalle coste di ponente europee per impensierire la stabilità meteorologica riportata dal blocco anticiclonico Zarah.
Impensierisce a nord, sopra la Scandinavia, un baffo gelido intento ad incunearsi tra questa robusta struttura altopressionaria e la mastodontica “cugina” russa. Nubi basse circondano il Mare del Nord approfondendo incessanti piogge sopra il Regno Unito e le coste del Benelux. Precipitazioni piovose si allungano lungo il Mar Baltico, tramutandosi in nevose risalendo qualche grado di latitudine.
Sul settore orientale del Mediterraneo risaltano i cumulinembi del ciclone Achim. Dopo aver subissato l’Italia durante la scorsa settimana, oggi, questa enorme struttura in cut-off, si impianta sopra Creta aggredendo anche i vicini territori greci a nord e libici a sud.