Per descrivere il Southerly Buster dobbiamo partire dal Brickfielder (www.meteogiornale.it/news/read.php?id=8141), vento caldo, secco, polveroso, spesso forte, che soffia nell’Australia meridionale. In genere soffia nell’estate, soprattutto negli stati dell’Australia sudorientale, Victoria e Nuovo Galles del Sud. E’ associato al passaggio di un fronte in una bassa pressione. Precedendo il passaggio del fronte, l’aria calda e secca proveniente da nordovest, dal deserto, porta polvere e improvvise onde di calore, in aree che normalmente hanno clima molto più dolce. La temperatura può salire di 15°/20°C in poche ore.
Dopo che il fronte è passato, la temperatura scende altrettanto rapidamente e i venti, ora freschi, ruotano da sud/sudovest, trasportando masse d’aria polare e soffiando ancora abbastanza forti, spesso con raffiche di burrasca. Il passaggio del fronte freddo è spesso associato con violenti temporali e talvolta tornados. Questo vento freddo è chiamato Southerly Buster, il fratello freddo del Brickfielder.
Il Southerly Buster dovrebbe chiamarsi Southerly Burster, il nome che per primo gli fu dato (Burst = esplosione, scoppio; il nome del vento lo potremmo quindi tradurre in “detonatore meridionale”). Attualmente il vento viene chiamato “Buster” e così faremo anche noi, ma il primo nome descrive meglio il carattere di questo vento.
I fronti freddi che si muovono verso la costa del Nuovo Galles del Sud sono preceduti, come abbiamo visto, dal caldo e secco Brickfielder, proveniente da nordovest. Quando, transitato il minimo di pressione, le correnti girano da SW esse, incontrando le catene montuose, sono costrette a rallentare, per poi muoversi molto rapidamente, una volta scavalcato il crinale, nella discesa verso la costa. Occasionalmente la velocità di discesa dell’aria fredda è tale da generare venti tempestosi e da far scoppiare violenti temporali al brusco, conseguente, sollevamento dell’aria calda precedentemente giunta, originando un episodio di Southerly Buster o meglio “Burster”. Non tutti i fronti producono questo tipo di fenomenologia, ma ve ne sono alcuni tutti gli anni. Il Southerly Buster è quindi normalmente segnato da tempeste e da nubi. Rovesci e temporali hanno luogo all’arrivo dell’aria fredda e spesso una evidente “roll cloud” accompagna il cambiamento della massa d’aria.
L’impressione che spesso hanno gli abitanti di Sydney è che vi siano meno episodi di Southerly Buster di una volta, a spezzare terribili ondate di calore, ma le osservazioni sembrano smentire questa diceria, in quanto non c’è evidenza che gli episodi siano effettivamente diminuiti. Quello che è cambiato è lo stile di vita. In Australia l’aria condizionata è diffusissima ovunque, in casa, in auto, in ufficio, nei negozi, nei pubs. Praticamente il tempo viene quasi escluso, nelle grandi città, dalla vita dei cittadini. Non dovendo vivere e lavorare a 40°C senza pausa e riposando male, molti cittadini non notano più i bruschi cambiamenti che a volte hanno luogo con il Southerly Buster.