VERSO DRASTICO CAMBIAMENTO – L’immagine satellitare mostra molto bene la traccia della colata d’aria d’estrazione polare, piuttosto instabile e fredda in quota, che si è prepotentemente inserita alle medie latitudini dell’Europa Centro-Orientale. Tale circolazione ciclonica fredda è destinata a portarsi gradualmente a latitudini più basse, movimentando non poco questa settimana che ci porterà verso le festività pasquali. Nulla d’eccezionale per aprile, anche se l’atteso calo termico, in procinto di giungere sull’Italia, striderà non poco con il lunghissimo periodo molto mite che ha caratterizzato anche questa prima parte di primavera. La discesa fredda scaturisce dall’elevazione verso nord del promontorio anticiclonico, disposto sulla parte ovest dell’Europa, i cui massimi barici si sono andati a collocare sul Regno Unito. Si nota pertanto chiaramente il bel tempo che predomina sul comparto occidentale europeo, eccezion fatta per infiltrazioni instabili d’origine oceanica che lambiscono il Portogallo ed il sud della Spagna.
ITALIA BACIATA DAL SOLE – L’anticiclone è ben saldo sull’Ovest Europa, ma si è momentaneamente proteso anche sull’Italia, garantendo pertanto un inizio settimana decisamente assolato, dopo il week-end decisamente instabile. Solamente sulle aree interne e montuose, in particolare all’estremo Sud, si sono avuti addensamenti nuvolosi ad evoluzione diurna più consistenti, ma senza precipitazioni degne di nota. Le temperature sono decisamente salite, raggiungendo punte di 25 gradi ed oltre in alcune località del Nord, specie laddove si sono avuti locali effetti di foehn. Bel tempo e tepore hanno però le ore contate, almeno per parte della Penisola: il fronte più avanzato dell’impulso freddo si trova ormai a ridosso delle Alpi Orientali, con primi temporali già in atto a ridosso dei confini. Già entro sera una prima incursione instabile sfonderà rapidamente sull’estremo Nord-Est, tra Alto Veneto e Friuli, aprendo la strada al cambiamento più incisivo che fin da domani inizierà a mostrarsi anche sul Centro-Sud.
GLI EFFETTI DELL’IRRUZIONE FREDDA – La corsa di quest’incursione artica è direttamente principalmente verso i Balcani e pertanto l’Italia risulterà soltanto lambita. I maggiori effetti si concentreranno sulle Adriatiche e lungo la dorsale appenninica, in quanto le temperature scenderanno in modo più cospicuo soprattutto laddove sono attese le maggiori precipitazioni (leggi qui per ulteriori approfondimenti). Altrove il calo termico sarà assai smorzato e la rinfrescata risulterà molto lieve.