Dopo giorni di stasi atmosferica, dettata dalla presenza di una propaggine orientale dell’Alta Pressione delle Azzorre sull’Italia, assistiamo ad un netto cambio circolatorio. Ora, certi che l’aria fredda tracimerà oltre l’arco alpino, aggirandolo essenzialmente sul fianco orientale, ci si concentra nel cercare di capire quanto durerà la fase fredda, quale sarà la sua durata, dove e come potrà nevicare. Nel corso delle ultime 48 ore abbiamo assistito a modifiche sostanziali nell’ingresso del blocco freddo, che dovrebbe scorrere difatti ad est interessando la nostra penisola soltanto parzialmente.
Farà freddo, sì, ma un po’ meno rispetto a quanto prospettato sin qualche giorno fa. Le temperature caleranno, anche sensibilmente, si porteranno al di sotto delle medie stagionali, potrà nevicare in montagna, anche a bassa quota, seppure tra sabato e domenica siano attesi pochi fenomeni. Il freddo sarà più intenso al Nord, ove la situazione potrebbe complicarsi in avvio di settimana, quando una perturbazione giungerebbe dalla Francia, ancora carica di aria fredda, regalandoci un peggioramento meteo. Ma la neve, seppure a quote bassissime, potrebbe lisciare gran parte della Val Padana.
Evoluzione in fermento, ma sottolineiamo come da tempo, osservando i modelli, sia possibile identificare scenari invernali ben oltre la prima settimana di dicembre. Le configurazioni bariche dovrebbero mantenersi ideali ad ulteriori apporti freddi Artici verso sud.
Ma concentriamoci sulla giornata odierna. Si diceva, in apertura, del forte vento. Or bene, si dovrà prestare attenzione in molte aree peninsulari, perché le raffiche potrebbero giungere violentissime, con intensità addirittura di burrasca. E’ il caso della Sardegna, ove i venti da ovest spirano forti e tenderanno ad intensificarsi nel corso della serata, virando gradualmente da Maestrale e colpendo principalmente il nordovest e gli sbocchi costieri orientali. Non si escludono mareggiate.
Venti intensi di caduta dall’Appennino soffieranno lungo l’Adriatico, ove il clima, soprattutto lungo la costa, sarà secco e persino mite. Agitato l’Alto Adriatico, ove in tarda serata giungerà la Tramontana. I venti sud occidentali soffieranno intensi anche al sud, con raffiche di bufera in alcune aree Calabre e sui crinali appenninici.
Al Nord, soprattutto sui settori occidentali, soffierà il Foehn, in pianura il clima sarà mite, i cieli tersi. In montagna, specie su Valle d’Aosta e alto Piemonte, sono attese raffiche violentissime, in propagazione alle vallate esposte. Le nubi saranno addossate ai rilievi di confine, con possibili bufere su crinali settentrionali valdostani, localmente su Alto Adige. Possibili deboli nevicate anche su alto Piemonte, sempre crinali confinali, e alta Lombardia. Qualche fiocco bianco potrebbe cadere in mattinata anche sui rilievi del Friuli. Diciamo anche che al Nordest la copertura nuvolosa sarà un po’ più accentuata per nubi medio alte.
Nubi che invece colpiranno decisamente le coste tirreniche, dal Lazio in giù, addossandosi poi lungo la dorsale appenninica. Piogge sparse sui litorali, con locali rovescio su quelli laziali e campani. Isolati fenomeni anche su Appennino toscano e umbro, nonché su quello abruzzese. Delle piogge potranno anche interessare la Sardegna centro settentrionale, settori occidentali, mentre in Sicilia avremo delle velature serali consistenti su versanti di Ponente.