Si stanno cominciando a sentire gli effetti riscaldanti del fenomeno del Nino, che ha preso decisamente piede nel corso del passato mese di Luglio.
I sensori satellitari in bassa troposfera, hanno infatti registrato un aumento mensile consistente, pari a +0,41°C, che rappresenta l’aumento più forte dal Febbraio del 2007.
L’influenza dell’incipiente Nino è ben evidente studiando la distribuzione di tale riscaldamento: se, infatti, l’Emisfero Nord ha presentato uno scarto medio di soli +0,21°C, l’Emisfero Meridionale ha avuto un insolito balzo in avanti di +0,60°C, “guidato”, oltre che dal Nino, anche dal caldo presente sul Polo Sud, che ha attraversato un mese invernale decisamente mite.
E’ stato notevole il balzo in avanti rispetto al mese di Giugno 2009, che ebbe uno scarto nullo, di +0,00°C, si tratta di una risalita termica di +0,4°C in appena un mese che non ha precedenti dal 1979 ad oggi, e che porterà forse, nei prossimi mesi, ad uguagliare gli scarti termici segnati nel mitissimo 1998, anno a cui risalgono i mesi più caldi di sempre (Febbraio ed Aprile, che toccarono uno scarto di +0,76°C).
Questo sempre che il fenomeno del Nino prosegua ad intensificarsi come stando alle previsioni della modellistica oceanica.
Il riscaldamento ha raggiunto il suo “picco” nella seconda decade di Luglio, quando ha sfiorato i +1,0°F rispetto alla norma.
Il grafico in allegato mostra come siano variate le temperature misurate dal satellite in bassa atmosfera, dal 1979 ad oggi.
Si nota un tipico andamento ciclico, con periodi superiori alla norma alternati a periodi più freddi.
Si osservano bene sia il raffreddamento dovuto alle polveri sollevate in alta atmosfera dall’eruzione del vulcano Pinatubo, sia il “picco” di forte riscaldamento innescato dal grande fenomeno del Nino del 1998.
Da notare anche che gli anni Duemila sono stati decisamente caldi, tra il 2000 ed il 2007, per poi raffreddarsi gradualmente fino allo scorso mese di Giugno.
Il grafico mostra anche il nuovo “picco” di temperatura in innalzamento dello scorso mese; è da verificare se la temperatura globale continuerà a restare alta almeno fino all’Aprile del 2010, quando è previsto l’inizio di una nuova fase della Nina.